“Stevano meglio come steveno pendiconi come d’ereno” Già una volta raccontammo la storiella del contadino convinto dal figlio a staccare i prosciutti appesi al soffitto per farli stagionare distesi su un piano, operazione che facilitò però il raggiungimento dei prosciutti da parte di una abile mardola (c’est a dir Voleur - ladro) cosicché il derubato commentò amaramente appunto: “Steveno bene come steveno pendiconi come d’ereno”. Se il sindaco Giovanni Cinofilo Ageno in concorso con il suo Vicesigaro e quel Brain-Trust che ha riunito alla biscotteria (che fra tutti non ci si cava un tavolino bono da briscola) valutavano meglio le cose e lasciaveno i cani dove ereno come i prosciutti, quanto ci guadagnavano? C.F.R. l’altro noto adagio ferajese “ma se ve ne stevete e ‘un c’andevete, quanto meglio che facevete?”. Se invece di buttare 85 milioni in lauto pasto all’architetto col ciuffo che li investirà probabilmente tutti in lacca, se invece di scatenare l’ira di tutte le vecchie di portoferraio e dintorni, se invece di farsi pigliare per il culo da tutti Iene, Uzbechi e Barudda lasciavano i cani agli ex macelli non era meglio anche per loro? Ora che hanno sciolto quelli del canile, se li ritroveranno a zampicagli sulle palle un giorno si e l’altro anco e per giunta incattiviti come aspiti. L’hanno fatta la sua! Secondo l’opposizione il Sindaco di recente ha convertito uno dei valenti vigili in Guardia del Corpo, se ciò fosse vero crediamo che si sarebbe compiuto un gravissimo errore di valutazione, ci pare che il corpo del Sindaco goda di eccellente salute e non abbia bisogno di particolari protezioni, caso mai avrebbe bisogno di una Guardia della Mente, che gli eviti di continuare in questa deriva Cimabue (faccio una cosa e ne sbaglio due).