E’ attraverso l’analisi dei fenomeni circostanti vissuti da Katia Beni, “guitta” e “funambola” dalle indiscusse e poliedriche possibilità comiche e drammatiche, che nasce questo recital, scaturito da una capacità non comune: l’osservazione irriverente del mondo. Lo spettacolo è un entusiasmante assemblaggio di follia, demenzialità e comicità, dove “tutto diventa relativo”, compreso il coinvolgimento diretto del pubblico. Un vero e proprio viaggio attraverso i tanti luoghi comuni che ci riserva il nostro tempo fatto di fretta e incomunicabilità. Un ritratto spietato e tenero dei comportamenti del genere umano: donne, uomini, giovani, vecchi, visti attraverso i loro splendori e le loro miserie.
Katia Beni