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Progetto "IBA" di Lipu/Ministero Ambiente, interessato l'arcipelago

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 02 agosto 2008

La rete delle IBA (Important Bird Area, Aree Importanti per gli Uccelli) nasce dalla volontà dei partner di BirdLife International di identificare e proteggere i siti importanti per la sopravvivenza a lungo termine delle popolazioni naturali di uccelli. Le IBA vengono individuate sulla base di criteri quantitativi, standardizzati e utilizzabili su scala globale. Sino ad oggi l'obiettivo principale è stato quello di identificare le IBA in ambienti terrestri (inclusi gli habitat di acqua dolce) con l'ottenimento di importanti risultati in Europa e anche nel resto del mondo. Solo in Italia ne sono state individuate ben 172. Ora la sfida è quella di estendere la rete delle IBA anche in ambienti marini. La Commissione Europea ha fissato il 2008 come scadenza entro la quale tutti gli Stati membri dell'Unione Europea devono designare le Zone di Protezione Speciale (ZPS) in ambiente marino o devono almeno presentare un piano dettagliato riguardo a come essi identificheranno tali ZPS marine nei pochi anni successivi al 2008. La rete delle IBA marine individuata da BirdLife International, e quindi dalla LIPU in Italia, potrà rappresentare il riferimento scientifico per la designazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) degli ambienti marini, così come è avvenuto per le IBA degli ambienti terrestri. Tutti i dati raccolti nell'ambito del progetto costituiranno le basi per definire la metodologia di individuazione delle IBA marine e per ottenere un primo elenco di aree candidate Gli ambienti marini sono di grande importanza per l'avifauna. I mari europei sostengono oltre 60 specie di uccelli, che dipendono dal mare almeno in una fase della propria vita. La maggior parte di queste specie sono altamente dipendenti dall'integrità e della qualità degli ecosistemi marini in cui esse vivono; molti uccelli marini, come la Berta maggiore, presentano in uno stato di conservazione vulnerabile, mentre altri, come Berta minore delle Baleari, sono criticamente minacciati. Tuttavia, a dispetto della loro importanza, gli ambienti marini non ricevono la dovuta tutela, soprattutto a causa delle difficoltà che si incontrano nell'individuazione e nella gestione delle aree da proteggere. Allo stato attuale, vi è inoltre una grave carenza di informazioni scientifiche riguardanti la distribuzione, l'abbondanza e il comportamento delle specie ornitiche degli habitat marini. IL PROGETTO La LIPU ha sottoscritto una convenzione con il Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare finalizzata all'individuazione di un primo elenco di IBA marine. La raccolta dei dati sarà focalizzata su alcune bellissime specie di grande interesse conservazionistico e gestionale, come la Berta maggiore (Calonectris diomedea), la Berta minore (Puffinus yelkouan), il Gabbiano corso (Larus audouinii), il Gabbiano roseo (Larus genei), il Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis). I conteggi lungo le rotte navali saranno realizzati seguendo un metodo standardizzato, largamente utilizzato a livello internazionale, che permetterà la condivisione e il confronto dei dati raccolti dai diversi partner di BirdLife International. Tale metodo consiste nel percorrere, con un'imbarcazione, un tragitto lineare (transetto) dalla costa verso il mare aperto, contando tutti gli uccelli avvistati entro una fascia di 300 m dall'imbarcazione. Ogni transetto sarà condotto da uno o due rilevatori che annoteranno su apposite schede di rilevamento tutti gli uccelli osservati, in volo o sull'acqua. Questi dati saranno poi analizzati statisticamente permettendo di stimare la distribuzione spaziale e l'abbondanza delle diverse specie lungo tutto il percorso. Durante i transetti verranno raccolte anche ulteriori informazioni, utili all'analisi dei dati, come il comportamento degli uccelli al momento dell'avvistamento, la presenza di mammiferi marini, la presenza di natanti e di attività di pesca. Questi transetti saranno realizzati in tutto il Mediterraneo (es. Arcipelago Toscano, isole Eolie, isole Tremiti, Sardegna). Tra gli obiettivi di questi conteggi vi è quello di ottenere preziose informazioni sulle aree di alimentazione utilizzate dalle specie marine durante la riproduzione e sulle aree di aggregazione al di fuori del periodo riproduttivo. IL "BIRD TRACKING" Molto importante è anche il bird tracking sulla berta maggiore. Mediante il "bird tracking" sarà possibile ottenere dati diretti, a oggi scarsamente disponibili, circa gli spostamenti degli uccelli marini durante il periodo riproduttivo. Questo metodo implica la cattura di alcuni individui presso le colonie e l'apposizione sul dorso di specifici strumenti, i Compass-logger e miniGPS-logger. Il bird-tracking sarà realizzato sulla Berta maggiore, presso la colonia di Linosa. I GPS-logger ricevono segnali da una serie di satelliti orbitanti (Global Positioning System, GPS), che permettono il registrare il posizionamento degli animali tramite triangolazione. Dai dati che si possono ottenere dai GPS-logger è anche possibile dedurre informazioni riguardo all'attività degli individui (spostamenti durante il foraggiamento, direzione di volo, periodi di riposo ed altro). I Compass-temperature-logger sono strumenti meno precisi, per quanto concerne la posizione, ma che permettono di ricostruire l'attività e le traiettorie compiute dell'animale grazie alle due/tre bussole e all'orologio interno di cui ogni Compass-logger è dotato. Il lavoro su campo sarà realizzato da fine maggio a fine agosto. Gli individui catturati saranno marcati con anelli forniti dall'INFS. (nella foto: Marangoni dal Ciuffo a Cerboli)


marangoni cerboli ridotta

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