Dopo aver letto l'"A Sciambere" di oggi 31/07/2008 con il quale concordo in pieno voglio farvi vedere la mail che ho inviato una settimana fa all' ESA dove sollevavo gli stessi problemi; questo non per continuare a parlare dell' argomento sul quale avete già detto tutto: volevo solo aggiungere che la mia mail è stata letta (come da avviso di lettura ricevuto), ma la società a distanza di una settimana non si è degnata di inviare neanche due brevi parole di risposta alla barba della vicinanza all'utente come viene sbandierato sul sito internet. "Con le nuove fatture TIA relative all' anno 2008 l' unico modo per pagare la quota è quello di recarsi all'ufficio postale per il pagamento del bollettino mentre in precedenza si poteva usufruire di tutta una serie di modalità di pagamento (banche, esattoria, pagamento on-line tramite home-banking in quanto si trattava di pagare dei bollettini MAV). Tra l'altro la normativa vigente impone il pagamento con mezzi tracciabili attraverso un conto corrente dedicato per i pagamenti riferibili alle attività professionali (come ad esempio la TIA per il mio studio professionale) e le poste invece accettano solo contanti e non assegni. Vi invito a valutare tali problemi in modo da ampliare, come prima si poteva, le possibilità di pagamento della tariffa, tenendo presente tra l' altro che non mi sembra che le Poste Italiane ed in particolar modo la sede di Portoferraio abbiano meritato con la loro politica di servizio questa esclusività che le avete riconosciuto. I tempi stretti penso che mi costringeranno a perdere una mezza gionata di tempo per recarmi all' ufficio postale, ma vi esorto a far in modo che almeno dal prossimo anno non sia più così Cordiali saluti
ESA sede