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Grittini viviseziona Beneforti

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 16 luglio 2003

Gentile Sig. Beneforti mi riferisco al Suo scritto "Radiografia di una dichiarazione" comparso su Elbareport il 5 luglio e riproposto, in forma purgata, su "certastampa" Il Tirreno. Credo che la prima versione fosse molto più efficace e di immediata comprensione per i suoi "compagni", considerando i numerosi "moccoli" a cui ha fatto ricorso per colorire una grigia radiografia, frutto di fumose (l'ETI Spa non c'entra) elucubrazioni. Entrando nel merito, mi consenta di analizzare il Suo scritto da cui traspare un livore esagerato, considerando che l'avvenimento potrebbe non essere l'unico, premesso che il paragonare tutti i mis….fatti dell'Amministrazione Campese alle vicende del Presidente BERLUSCONI sia fuori misura e sia la riprova dell'incoerenza sinistrorsa locale e nazionale che ha ben poche argomentazioni serie da proporre oltre che indice di una mentalità ed una kultura da circolo ARCI. 1.- "…..è innocente fino a che non ci sarà una sentenza finale, e siccome in parlamento hanno speso due anni per fare tutte le leggi possibili per evitare questa sentenza finale, Egli è inevitabilmente innocente…..l'ing. Caselli invece forse no… Mi consenta di ricordaLe che in Italia esistono tre gradi di giudizio. Motivo per cui il consigliere Luciano (condannato in primo grado per peculato), l'assessore esterno (condannato in primo grado per abusi edilizi), il consigliere Ottavio (indagato per….), girano ancora in compagnia del Sindaco, del tecnico comunale, dell'imprenditore che hanno ricevuto avvisi di garanzia. Quindi perché S. BERLUSCONI non può frequentare C.Previti? 2.- "La turbativa d'asta è un fatto sicuramente grave, ma qui si sta parlando di un'asta (caro Beneforti ci vuole l'apostrofo!!!) che poteva essere anche evitata per la tipologia dell'appalto, tra l'altro di lieve entità (72.000 euro Iva compresa) e il reato (se reato c'è stato) è stato quello di dare il via ai lavori un paio di settimane prima della data della gara d'appalto…….." 2.- Fortunatamente l'ing. Caselli si avvarrà per la difesa di un principe del Foro, perchè, mi consenta, le Sue argomentazioni a difesa lo porterebbero a subire una doppia condanna con il massimo della pena: una per gli eventuali reati, l'altra per essersi affidato ad un difensore certamente poco brillante, per usare un eufemismo. Le argomentazioni che Lei usa, le lasci esternare al Suo Sindaco che ben conosce la legge Bassanini. Il presidentedelconsiglio S.B. (come lo chiama Lei) è accusato di aver corrotto dei giudici per evitare che il sig. DeBenedetti d'accordo con Prodi (e non solo), fregasse allo Stato, e quindi a noi, qualcosa come 400 miliardi di vecchie lirette. 3.- A similitudine di quanto fatto da certastampa Il Tirreno mi rifiuto di riportare integralmente ciò che Lei ha partorito, ricordandoLe che esiste il reato di villipendio e provo a giustificare lo sproloquio con il fatto che la Sua collera stava raggiungendo l'apice. 3.- A questo punto da difensore si erge a giudice (vede che è necessario stabilire la separazione delle carriere, o no?) e giustifica l'operato dell'Amministrazione con argomentazioni che neppure Bossi oserebbe tirare in ballo: tempi rapidi, termini di consegna ecc. La strada, esistente da epoca remota, non aveva mai avuto uno straccio di lumino mortuario. Era necessario illuminarla per agosto? Forse per festeggiare S. Gaetano o per far dormire sonni tranquilli all'Assessore? Quanto poi all'anzianità della vicenda (un anno!) credo che passerà agli annali come una delle inchieste più rapide della storia della magistratura, poiché Lei certamente saprà che la vicenda SME ha avuto inizio almeno da una decina d'anni. Rispondo ai suoi quesiti: 1) Vedasi Napoli 1994 G8. 2) Si è risposto da solo: mercoledì mattina, giorno di mercato……. Non è esatto! Se fosse meglio informato, saprebbe che i Santi Protettori che hanno consentito al Suo Sindaco di affermare in consiglio "Noi abbiamo le spalle larghe!!!" gli hanno voltato le spalle, appunto 4.- "e qui si raggiunge l'apoteosi berlusconiana della vicenda e la deriva plebiscitaria-populistica che in Italia non ha più limiti: secondo l'ANAN la bontà della sua interrogazione parlamentare non sta nei contenuti della stessa, o nelle prove portate a carico della stessa, ma sta nei "numerosi attestati di ringraziamento"….che è un po’ la filosofia che siccome un giudice non è nominato dal popolo con elezioni, tu puoi anche evitare di farti giudicare da lui se non ti sta simpatico, o anche se un professore ti interroga a scuola, ti puoi rifiutare di rispondere perché anche lui non è stato nominato dal popolo e soprattutto non può esibire "numerosi attestati di ringraziamento"….ah..dimenticavo….se un vigile vi fa una multa, ricordatevi che non ha nessuna autorità per farlo perché non è stato nominato dal popolo, non ha vinto le elezioni e……soprattutto non può esibire "numerosi attestati di ringraziamento"…. 4.- Mi sembra che a questo punto sia Lei che raggiunge "l'apoteosi" rabbiosa del Suo sproloquio. Sinceramente, considerate le mie scarse capacità intellettuali, mi riesce difficoltoso seguirLa nel sillogismo pindarico poiché "emerge una grande confusione (Caselli 27/09/2002)". E' partito criticando una dichiarazione (per inciso: se la fa G. Foresi, eletto dai Campesi, perché non la può fare l'on. Napoli?), passando poi a difendere il povero ing. Caselli e l'operato dell'Amministrazione, decidendo che "il reato è palesemente formale", arrivando ora a criticare, usando due dei duecento termini ripetibili di cui è composto il suo vocabolario, l'espressione di ringraziamento di una signora, che non ha fatto altro che il suo dovere di parlamentare (eletta nella circoscrizione di Palmi - Calabria) poiché i parlamentari toscani preferiscono restare abbottonati, anche di fronte all'evidenza dei fatti di cui erano a conoscenza (e non mi riferisco solo ai pali). Per restare in tema di illuminazione, Le chiedo: comincia ad intravedere un barlume nella nebbiosa sfera della cosiddetta "politica"? 5.- "al contrario, il fatto che dopo 10 mesi dall'acquisizione degli atti, si vada ad arrestare (agli arresti domiciliari) un tecnico perché non inquini le prove, dovrebbe preoccuparLa….in dieci mesi sono rientrati in Italia immensi capitali grazie a nuove leggi, si sono bloccate le rogatorie, si è condonato tutto il condonobile, e non si è pensato prima a bloccare l'ing. Caselli! Con tutto l'inverno a disposizione egli avrebbe potuto far piantare altri 50, 100. 300. 1000 lampioni che adesso avrebbero figliato e sarebbero diventati 1000, 2000, 8000.…..! ECCO….l'amministrazione Campese è responsabile dei Black-Out elettrici di questi giorni con quei 42 lampioni in più! 5.- Pare che la reazione rabbiosa stia sbollendo e, tornato alla quasi normalità, dà i numeri e lezioni di educazione sessuale. Non conosco i motivi per cui il GIP abbia deciso di mettere agli arresti domiciliari il Caselli, tuttavia so che la libertà personale viene limitata non solo quando c'è il rischio d'inquinamento delle prove ma anche quando esiste la possibilità di reiterazione del reato, che, considerato l'ambiente in cui operava l'ingegnere, non era certo un'ipotesi remota. Nel tentativo di illuminarLa le citerò una serie di nomi di professionisti desapareçidos in tempo utile: ing. Riccardo Montauti, geom. Fabrizio Sabbatini, ing. Bellucci & Rodriguez, geom. Amorosi, dott.ssa Forlani, ing. Fantoni, arch. Manetti (qualcuno mi può essere sfuggito). Tuttavia voglio darLe una parola di speranza: secondo la legge approvata (detta lodo Graziani) nel parlamentino di via Roma (di fronte al ristorante "La Triglia") "Un imputato, anche di reati penali, se dà le dimissioni da tutti gli incarichi, anche con retroattività, diventa non perseguibile poiché i reati si prescrivono automaticamente". Infatti il Suo Sindaco (quello ufficiale) ha dato le dimissioni, poi le ha ritirate quando ha saputo che le spese legali sarebbero comunque rimaste a suo carico e non a carico dei cittadini. 6.-" e qui si ribadisce con forza un concetto precedente esposto, quasi come fosse un suggerimento che viene da molto in alto e che recita pressappoco così: " Non ci interessa se questi cazzo di lampioni andavano piantati a luglio o ad agosto, né se doveva metterli Tizio o Caio, a noi (A NOI !) interessa che insistiate, che incutiate, che rompiate, che sequestriate, insomma che facciate un bel polverone perché il prossimo anno ci sono le elezioni e vogliamo vincerle, ci si gioca Pianosa e tutto il bacellaio, ma scherziamo?" 6.- Nella calma dopo la tempesta, mi sembra che cominci a ragionare. Infatti in quest'ultimo periodo esiste molta più verità di quanto non appaia. Resta un dubbio: chi si vuole appropriare di Pianosa e con l'aiuto di chi? Le consiglio vivamente la lettura di alcune interpellanze parlamentari (stia calmo!) fatte da deputati dell'Ulivo proprio riguardanti Pianosa. Concludendo e riassumendo credo sia necessario innanzitutto esprimerLe le mie scuse per la lungaggine, e, se me lo consente, rivolgerLe una domanda: è sicuro che Lei ed io abbiamo espresso un voto diverso alle ultime elezioni amministrative oppure abbiamo votato per lo stesso "sistema"?


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