Un nuovo inquinameno di rilevanti proporzioni ha minacciato le coste della parte meridionale dell'Arcipelago Toscano, e l'Argentario. L'area inquinata da sostanze oleose in galleggiamento interessava una vasta superficie marina (al cui interno stava la chiazza molto frazionata), di circa 6 miglia quadrate, prossima alle Formiche di Grosseto. A segnalare l'inquinamento era stato per primo il pilota di un velivolo dell'Areonautica Militare che nella mattinata di Giovedì 31 luglio si trovava a sorvolare la zona. Tutti i mezzi disponibili della Capitaneria di Porto Santo Stefano sono stati inviati sul posto dove sono accorsi i rimorchiatori della Castalia provenienti anche dall'Elba e da Piombino che hanno lavorato fino a sera di Giovedì procedendo all'aspirazione del materiale sversato che si presenta in grossi grumi catramosi in galleggiamento. Le condizioni meteo hanno agevolato il lavoro anche se si temeva che la pur debole corrente da Nord Ovest portasse una parte del materiale oleoso sulla costa del Golfo dell'Argentario, ma il pericolo è stato scongiurato. A sera il rimorchiatore antinquinamento con base a Piombino faceva ritorno ai suoi abituali ormeggi. Nelle prime ore di venerdì hanno invece ripreso la bonifica dell'area inquinata l'Ecogiglio e gli "elbani" Marea e Tirreno (nella foto) che accompagnati dal battello G.C. Alfa01 della Guardia Costiera di Porto Santo Stefano iniziavano il lavoro di "rifinitura" assorbendo le chiazze residue e frantumando le iridescenze.
castalia rimorchiatore