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A Sciambere delle avventure tra tasse, bollettini e file varie

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 31 luglio 2008

Ieri, approssimandosi la scadenza della prima rata della tassa sui rifiuti, mi sono rercato come sempre all’esattoria di Portoferraio. Davanti a me, disciplinatamente in fila , sei sette persone. Agli sportelli due impiegati, ma uno non operativo. Passa il tempo e naturalmente entrano altre persone, dopo circa un ventina di minuti una signora chiede all’impiegato dello sportello chiuso se prima o poi avrebbe aperto, ma questi le risponde che la spazzatura non e’ piu’ possibile pagarla presso quegli uffici, ma occorre andare alla posta. In diversi ci siamo recati alla posta, dove abbiamo trovato una discreta fila, ma questo non sarebbe nulla di nuovo, il peggio e’ che da almeno 15 giorni l’apparecchio eliminacode non funziona, con disagi sia per gli impiegati, ma soprattutto per gli utenti. Il fatto e’ che alla tassa dei rifiuti occorre in questo modo aggiungere 1 euro per il bollettino postale, insomma un ulteriore balzello per il cittadino, in un momento in cui ci ritroviamo ogni giorno ad affrontare una vera e propria giungla di aumenti di prezzi e tariffe a dir poco sconsiderati. L’ESA doveva quantomeno informare di questo cambiamento, anche il tempo degli utenti e’ prezioso! Inoltre io mi domando perche’ dopo tutti i problemi che la cittadanza ha dovuto subire da parte di Poste s.p.a., e il cattivo servizio che continua ad offrire (ma dove sono i sei sportelli sempre aperti che ci avevano promesso?), ci vediamo costretti a rivolgerci agli uffici postali anche per servizi non strettamente inerenti alla funzione postale. Robeto Borra P.S. Ma ci vuole molto per mettere una “BUCA DELLE LETTERE” fuori dell’ufficio postale di Via Manganaro? Persino i turisti ci ridono dietro! Caro Roberto Le tue peripezie mi hanno fatto venire in mente un'antica storiella (riferita alla realtà di un immaginario paese socialista) in cui un tizio relazionava una serie di disastri intercalando: "... ma non ci possiamo lamentare ...", finché l'interlocutore sbottava: "... invece io credo che avreste da lamentarvi parecchio ..." ma il narratore chiariva: " ... se ci lamentiamo ci pestano!" Seppeliti o quasi i paesi socialisti penso che tra un po' le storielle si potranno raccontare sugli effetti perversi della sbornia liberista che sta patendo il nostro paese e dello smantellamento dei servizi pubblici. Alla poca efficienza (talvolta reale, talvolta presunta) dei servizi pubblici, in luogo di porre rimedio con misure serie si è risposto con il mito della "managerialità" (senza capacità manageriali) o con pagliacciate demagogiche alla Brunetta, al quale giusto due giorni fa la nostra Regione ha fatto notare che l'applicazione della "visita fiscale obbligatoria" costerebbe una cifra spropositata, sì che gli enti pubblici dopo aver patito il danno economico dell'assenza del dipendente, dovrebbero subire una nuova "tassa sulla lotta all'assenteismo" che finiranno per far pagare i cittadini. Le "partecipate" sono spesso dei buchifici posti in mano ad incompetenti ed ignoranti sponsorizzati politicamente, le "privatizzate" che dovevano fare sfracelli (come le Poste le Ferrovie etc.) erogano servizi che non fanno ridere solo "i turisti", fanno scompisciare anche il terzo mondo. Sai cosa mi verrebbe da pensare Roberto, facendo il paragone con il vituperato tempo che fu? Di dire ai miei connazionali: "Avete voluto il liberismo, il berlusconismo, la "lotta allo statalismo"? Avete voluto questo "ordine nuovo" che doveva nascere dalla selvaggia competitività, regolato dal Dio Mercato senza regole? Beh, puppateveli!"


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