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L'opposizione marinese suggerisce il ripristino dell'area dell'imbonimento

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 31 luglio 2008

La vicenda è nota e semplice. Il Comune rilascia un’autorizzazione al Circolo della Vela per la rifioritura della scogliera nell’area portuale, il Circolo della Vela esegue invece un banchinamento, i carabinieri denunciano l’illecito e sequestrano l’area, il Pubblico Ministero conferma il sequestro e invia gli avvisi di garanzia. Noi riteniamo che l’autorizzazione comunale fosse legittima (tant’è vero che il responsabile dell’UTC comunale non ha ricevuto alcun avviso); riteniamo che il Circolo della Vela abbia invece commesso un errore eseguendo opere che i Carabinieri e il Pubblico Ministero hanno ritenuto sostanzialmente difformi dall’autorizzazione rilasciata. Le nostre non sono sentenze ma opinioni basate su dati fatto. Si sarà anche trattato di un errore modesto, in buona fede e a fin di bene come hanno sostenuto SD e PD in un loro comunicato, ma pur sempre di un errore che si configura come abuso edilizio. Un modesto abuso edilizio facilmente sanabile, non tanto perché sarebbe l’improbabile e impossibile ripristino di una situazione territoriale di un secolo fa ma più semplicemente perché questo tipo di intervento è conforme alla previsione del regolamento Urbanistico comunale. Per questo riteniamo che la strada migliore per uscire da questa situazione sia l’emissione di una ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi seguita dal rilascio di una concessione in sanatoria. Dopo sarebbe possibile richiedere in tempi brevissimi il dissequestro dell’area e la derubricazione del reato penale a semplice contravvenzione, risolvendo tutto in poche settimane con una sanzione pecuniaria. Constatiamo invece che per il nervosissimo Sindaco questa valutazione è una forma di giustizialismo e ci investe con pesanti giudizi personali che rimandiamo al mittente come irricevibili. I nostri riferimenti culturali sono il pensiero di Salvemini e Gramsci ed i principi della costituzione di Scalfaro e Terracini. Non ci piacciono Di Pietro e Grillo, ma ancora meno Previti e Dell’Utri, Cuffaro e Ciarrapico. Siamo per le garanzie istituzionali e consideriamo il Sindaco un indagato innocente fino a prova contraria sancita da una sentenza definitiva, liberissimo di decidere la strategia processuale che vuole: se ritiene di rischiare il rinvio a giudizio per un grave reato penale pur di difendere l’operato del Circolo della Vela faccia pure. Allo stesso modo noi siamo liberi di giudicare controproducente per il paese una strategia di difesa personale del Sindaco che comporti un sequestro penale dai tempi lunghi, durante i quali un’area essenziale del porto non sarà disponibile per l’attracco dei natanti e la circolazione delle persone e non potrà essere inserita nel Piano regolatore per il porto turistico.


imbonimento Marciana Marina 3 legambiente

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