Le cronache locali degli organi di stampa ospitano oggi l’allarmato intervento di Legambiente per la presenza di una “discarica abusiva” selvaggia in un area “di grande valore paesaggistico ed ambientale” nel cuore del Parco, nel Comune di Rio Marina. Come correttamente riportato dalla stampa l’area in questione è quella che dal 1999 ha ospitato una piattaforma di lavorazione e stoccaggio di inerti edili non pericolosi. Occorrerà ricordare che il problema degli inerti era stato sollevato con estrema urgenza dagli imprenditori edili dell’intera Isola e che la soluzione del Puppaio -che in passato aveva ospitato una discarica di R.S.U. del territorio comunale- era stata proposta dal Comune di Rio Marina e concertata con gli altri Comuni elbani, la Provincia, dalla Comunità Montana, il Parco Nazionale, e aveva ricevuto il sostegno pubblico dalla stessa Legambiente. La piattaforma degli inerti del Puppaio quindi, nel 2000 era stata prevista dal “Piano di Gestione dei rifiuti urbani” della Provincia come impianto a servizio dell’intera Isola d’Elba. Oggi prendiamo atto con soddisfazione dell’interessamento di Legambiente per le condizioni dell’area in questione, e auspichiamo che gli sforzi degli ambientalisti, sebbene tardivi, possano unirsi a quelli che l’Amministrazione comunale ha compiuto -finora in perfetta solitudine- per arrivare alla soluzione della vicenda. Giovedì nel sito del Puppaio si terrà un sopralluogo congiunto programmato da tempo fra i tecnici della Provincia e del Comune ed i responsabili della ditta aggiudicataria dell’attività, per studiare le possibili misure di riattivazione del sito. Ogni misura di ripristino è comunque condizionata al dissequestro dell’area, tuttora vincolata al sequestro eseguito dal Corpo Forestale dello Stato nel gennaio del 2001 e subordinata ad un progetto di bonifica. Occorrerà ricordare che, facendo seguito all’accertamento di situazioni di pericolo contenute nei verbali redatti dal Corpo Forestale dello Stato e dall’Arpat nei mesi di gennaio e febbraio del 2002, il Sindaco di Rio Marina, con un provvedimento del 4 maggio 2003, ha ordinato ai legali rappresentanti della Società Cooperativa “Lavoro e territorio” di “eliminare immediatamente ogni possibile pericolo per la pubblica incolumità e di ripristinare lo stato dei luoghi”. Sopraggiunto il fallimento commerciale della Cooperativa, l’ordinanza del Sindaco ha prodotto comunque i suoi effetti gravando sulla Società aggiudicataria dell’autorizzazione, che il 15 gennaio 2003 si è impegnata con il Comune Rio Marina ad iniziare la messa in pristino dell’area secondo uno schema da concordare con l’ARPAT. Una settimana dopo il Sindaco di Rio Marina ha comunicato al Presidente della Provincia, al Prefetto, al Presidente della Comunità Montana ed ai Sindaci dell’Elba che la riattivazione sarebbe potuta avvenire in tempi brevi, non ricevendo riposta che dai Comuni di Campo nell’Elba e di Rio nell’Elba. L’iter della vicenda conferma quindi come il Comune di Rio Marina abbia compiuto ogni possibile sforzo per risolvere il problema della collocazione degli inerti e, nello stesso tempo, per garantire il corretto funzionamento della piattaforma nel rispetto della normativa vigente sui rifiuti.
Puppaio Rio Marina Discarica 1