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Il Sindacato FIALS contesta i tagli ai servizi sanitari

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 27 luglio 2008

Il Sindacato FIALS da tempo ed in più occasioni aveva denunciato la progressiva e costante iniziativa della Direzione Aziendale della ASL 6 orientata alla riduzione dei servizi sanitari nella zona ELBA. Ricordiamo i fatti più significativi : - ristrutturazione delle attività di laboratorio con trasferimento di esami verso il Laboratorio di Livorno già in fase di attuazione senza dimostrazione dei risparmi realizzati ma con conseguenti disagi e possibile diminuzione della qualità delle prestazioni per i cittadini - riduzione dei livelli delle attività di assistenza infermieristica domiciliare con la soppressione del servizio festivo in contrasto con la necessità della conclamata continuità assistenziale - riduzione delle attività tipiche nelle aree di chirurgia e ortopedia attraverso il loro accorpamento indiscriminato per ricuperare tre infermieri da destinare ad altri servizi dove si registrano vistose carenze; con tale operazione la Direzione aziendale ha reso precaria e difficoltosa anche la situazione dell’area materno infantile dove da tempo si verificano rilevanti difficoltà per la esiguità del personale assegnato - livelli assistenziali insufficienti al Pronto Soccorso dove le lunghe attese dei cittadini sono attribuibili alla mancanza di varie unità lavorative; ciò risulta aggravato dall’aumento del carico di lavoro nell’attuale periodo estivo che non può essere compensato con l’orario “aggiuntivo” su base volontaria - livelli assistenziali insufficienti nella U.O. di Medicina Generale dove sono presenti degenti con patologie acute e con necessità di alta assistenza Il FIALS ha ripetuto in più occasioni, anche al Sindaco di Portoferraio e ai Capo Gruppo del Consiglio Comunale che era indispensabile dare un assetto stabile alla Sanità Elbana ponendo fine all’epoca dell’emergenza. La risposta della Direzione della ASL 6 non è stata quella di procedere ad una organizzazione adeguata alla necessità dei cittadini ed al conseguente aumento degli organici (infermieri, operatori socio sanitari, tecnici sanitari ecc.) ma al contrario si è preoccupata di aumentare le spese degli apparati moltiplicando i dirigenti acquisendoli anche dall’esterno dell’Azienda ( quali ad es. il Responsabile di Zona, il Direttore Sanitario del Presidio Elbano, il Direttore dei Servizi Infermieristico Aziendale ecc..) Il risultato di questa impostazione è stato quello di continuare, per il personale del Comparto, a ricorrere alla “cottimizzazione” del lavoro aggiuntivo, allo straordinario programmato, alla costrizione del “salto” dei riposi settimanali. Il lavoro aggiuntivo, previsto nella zona ELBA solo per una parte di infermieri escludendo gli Operatori Socio-sanitari, è una significativa dimostrazione della carenza di personale e rende ancora più evidente la inadeguatezza della dotazione organica definita da ASL 6 e CGIL-CISL-UIL nell’accordo del 31/05/2007 in 2067 unità. Il lavoro aggiuntivo viene, inoltre, usato dalla Direzione Aziendale per agevolare qualche specifica realtà al di fuori dei criteri previsti dalla legge e dei carichi di lavoro esistenti; sempre relativamente all’orario aggiuntivo destano perplessità le 600 ore attribuite al Pronto Soccorso di Piombino. I lavoratori oltre a subire rilevanti situazioni gravose e di rischio si vedono beffati dal Direttore Generale della ASL 6 che anticipando il Ministro Brunetta ha tagliato, con l’aiuto di CGIL-CISL-UIL, gli organici del 5 % (meno 100 unità rispetto al 2005) ed ha ridotto lo stipendio diminuendo il loro salario di produttività del 25%. IL FIALS ha indetto una assemblea del personale della zona ELBA per il giorno 30 c.m. per informare della situazione i lavoratori e definire con essi specifiche iniziative; rende noto, inoltre, che il FIALS sarà presente al Consiglio Comunale aperto sulla sanità Elbana convocato nella stessa giornata.


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