Se chi scrive queste note, colto da un accesso di follia, dopo essersi vestito d’abiti muliebri e imbellettato alla meglio e magari aver indossato con tocco di finezza finale un filo di perle, si recasse sulla pubblica piazza e dichiarasse: “Decreto di essere proprio una bella topa!” sicuramente, dopo qualche attimo di sconcerto nell’uditorio, verrebbe avvicinato da qualcuno che gli consiglierebbe affettuosamente un periodo di riposo e cura, intanto che qualche altro preparerebbe le carte per il Trattamento Sanitario Obbligatorio, poi si sentirebbero le sirene di un’autoambulanza in arrivo. Il viagropiporizzato stroncapettini, invece continua indisturbato a cacciare balle sempre più grosse davanti ad uno stuolo di gazzettieri servi e conniventi senza che tra di loro si insinui neppure un bambino che racconti la realtà, che dica che il re è nudo (e che non è neppure un bel vedere). Quello che a questo punto stupisce non è il fatto che costui come tutti gli abbindolatori professionali “rilanci” ed abbia il muso di vantarsi, mentre sta sfarinando con lo stato di diritto i paracadute sociali, di aver fatto una politica di sinistra (sinistra certamente, di sinistra perché?), quello che stupisce è che un uditorio castrato ponga attenzione pure alle peggiori favate profferite e le riferisca come se si trattasse di massime filosofiche, come perle di saggezza. “Per l’Alitalia abbiamo già i capitali e uno slogan AMIAMO L’ITALIA VOLIAMO ALITALIA” e i gazzettieri giù a scrivere a riportare e amplificare. Probabilmente il geniale slogan se lo è inventato due minuti prima ma in questo paese cloroformizzato nessuno gli ha detto: “Sono gli stessi capitali (che non c’erano) di cui ha parlato in campagna elettorale?” nessunaltro che gli ha fatto notare che l’immaginifico slogan oltre che essere proprio banale, pareva nato da una riflessione presidenziale mattutina sul cesso, da quanto faceva cacare, niente …. Come nelle migliori dittature, al momento spetta solo ai comici il compito di criticare il Cacicco, con una informazione “normalizzata”, con un’opposizione che sembra la Traviata sul punto di spirare in diretta, più confusa che persuasa (e figuriamoci quanto persuadente) non avendo ancora capito come, quando, perché, dove e a chi fare opposizione. Poi tapperanno la bocca anche a quelli, ci sarà solo spazio per le barzellette clandestine, il gossip di palazzo, lo squallore dei report sui senili rocchettoni (fellatio per gli italici) presidenziali. Amen
Re Nudo