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La scure di Berlusconi sulla scuola pubblica

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 26 luglio 2008

“La Scuola Pubblica attraversa uno dei momenti più difficili nella storia recente del nostro Paese. Le azioni che questo governo sta mettendo in campo, o per meglio dire annuncia di intraprendere, appaiono atti fini a sé stessi, volti a snaturare l’intero sistema. I previsti pesantissimi tagli al personale, docente e non docente, si ripercuoteranno inevitabilmente sulla qualità del servizio scolastico. Per il territorio livornese questo si traduce in un’ipotesi di riduzione di oltre 700 unità, fra insegnanti e personale non docente. I primi segnali negativi sono già arrivati: al liceo Carducci di Piombino saranno soppresse la quinta ginnasio e una quarta dello scientifico; all’Isis Foresi di Portoferraio saranno accorpate due classi quinte; al liceo Fermi di Cecina si rischia l’accorpamento di quarte classi con percorsi scolastici differenti (artistico-musicale e giuridico-economico) o la creazione di classi troppo numerose. Tutto questo mette fortemente in discussione non solo le scelte fatte a suo tempo dai ragazzi e dai genitori circa l’indirizzo del percorso scolastico, ma anche tutte le attività di orientamento promosse sia dalle stesse scuole che dalla Provincia, per aiutare le famiglie nel momento della scelta del proseguimento degli studi. La prossima settimana incontrerò i genitori e gli insegnanti della quinta ginnasio del liceo classico Carducci per un colloquio sul problema della soppressione della classe. Tale soppressione, infatti, comporterà la scomparsa dell’indirizzo classico del liceo con grave disagio per i ragazzi che non potranno proseguire gli studi nella loro città. Altre situazioni di disagio, legate soprattutto al problema del turnover degli insegnanti, sono emerse nella conferenza scolastica zonale che si è svolta a Portoferraio. I dirigenti scolastici chiedono il ripristino del “doppio punteggio” nelle graduatorie che facilita la permanenza del docente nell’istituzione scolastica elbana per un periodo più adeguato a garantire la continuità didattica. In ambiti sociali particolari come quelli rappresentati dalle isole, i tagli agli organici e ai finanziamenti per il funzionamento delle scuole producono danni anche più gravi. Sarebbe invece opportuno dare la possibilità di attivare veri e propri laboratori di sperimentazione didattica, capaci di offrire motivazioni maggiori agli insegnanti e agli stessi studenti che, spesso, interrompono gli studi prima del raggiungimento del diploma. La Provincia si è già attivata, in questo senso, per la costituzione di una commissione di lavoro che elabori una proposta organica sia sul problema delle graduatorie, sia sulle esigenze formative specifiche. Ma la scure dei tagli non risparmia nemmeno il delicato settore dell’insegnamento di sostegno. Nella nostra provincia la prevista riduzione di 8 posti (su tutti i livelli scolastici), con il drastico taglio delle ore a disposizione del servizio, comporterà gravi disagi per i soggetti con disabilità psico-fisiche a tutto discapito della loro formazione scolastica. Anche in questo caso si ridimensionano gli sforzi portati avanti, negli anni, per l’integrazione dei bambini e dei ragazzi disabili nelle scuole. La Provincia, infatti, finanzia da tempo, con stanziamenti cospicui, interventi per l’assistenza specialistica agli alunni diversamente abili negli istituti superiori che, nell’anno scolastico appena concluso, hanno interessato 90 studenti. A completare un quadro scolastico sempre più critico si aggiunge anche il taglio all’organico ATA, costituito dal personale amministrativo, ausiliario, dai tecnici e assistenti di laboratorio. L’anno scorso riuscimmo ad evitare il taglio di 10 unità dell’organico di diritto, taglio che invece sarà attuato nel prossimo anno scolastico e che comporterà gravi disagi nella gestione dell’organizzazione scolastica. Basti pensare ai plessi disposti su più livelli che non riusciranno a garantire nemmeno la minima sorveglianza ai piani. In questa situazione è quanto mai opportuno intervenire tempestivamente. Per questo mi metterò in contatto al più presto con il direttore dell’ufficio scolastico regionale per cercare di trovare un’adeguata soluzione a tutti questi problemi.”


Liceo foresi scuola grigolo

Liceo foresi scuola grigolo