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Garfagnoli: Rifare i "Giardinetti" è una buona idea, riempire d'auto le Galeazze no

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 22 luglio 2008

In riferimento alla comunicazione del Consigliere Comunale Giuliano Fuochi comparsa nei giorni scorsi sulla stampa, oggetto di mozione per il prossimo consiglio comunale (sede opportuna dove potrà momenti di confronto e di discussione) vi invio alcune riflessioni sulla proposta di destinare la sede del vecchio Mercato Coperto di Portoferraio a parcheggio pubblico a servizio del centro storico. L’affermazione secondo la quale l’Amministrazione "ha poche idee" credo sia discutibile, in quanto questa Amministrazione ha adottato scelte, che, sottoposte a verifica, possono a breve termine contribuire a mitigare il problema del traffico verso il centro storico, in particolare si ricordano, nel quadro della delibera del marzo 2007, gli interventi legati al piano di mobilità e sosta. Sulla proposta di destinare Piazza Repubblica ampia convergenza: fu una delle prime proposte fatte dagli ambientalisti a Portoferraio in tempi non sospetti, eravamo negli anni ’80. Togliere, dove e come possibile zone di sosta nei centri storici, riservando quelli esistenti ai nuclei residenti, rappresenta una scelta fondamentale per la vivibilità e la mobilità. Se a questo si associano le caratteristiche della nostra città, dotata di uno scalo commerciale di primaria importanza nel panorama italiano, credo che dal punto di vista urbanistico sia giusto individuare in ambito portuale il reperimento di ulteriori aree di sosta, liberando il più possibile il centro antico. La cosa invece discutibile e criticabile credo sia quella relativa alla destinazione della sede del Mercato Coperto. Una primo rilievo è costituto dalla valenza storico-culturale dell’immobile. Per la sua destinazione ci si potrebbe correttamente immaginare un grande concorso di idee al fine di utilizzarlo come polo museale e culturale, attualizzando la sua originaria vocazione: da qui uscivano le navi di Cosimo de’ Medici che avrebbero sfidato lungo tutto il Mediterraneo le flotte turche. Individuare altresì all’interno del centro parcheggi rappresenta, secondo me una scelta illogica e sbagliata. Questo deriva soprattutto da indagini scientifiche condotte negli ultimi anni. Secondo le più moderne teorie urbanistiche (da Bernard Winkler, archietto paesaggista tedesco, in poi) i parcheggi sono “attrattori di traffico”, ancora di più se sono coperti. Inoltre più si avvicinano al centro più producono traffico: addirittura, in questo caso, l’aumento delle auto si misura in maniera “esponenziale” rispetto ai posti offerti. Su dati statistici (che sono però molto diversi da città a città e pertanto non possono essere usati per una stima a priori), le auto attirate da un parcheggio possono superare anche di 20 volte il numero di posti offerti. Pertanto la deduzione logica è che il parcheggio (coperto, scoperto, in silos, ecc.) non va fatto dove non si vuole un eccesso di traffico che (come sappiamo tutti) produce congestione e inquinamento. È quindi logico che nessun parcheggio vada fatto in centro. Questo senza considerare i costi per la realizzazione dell’opera: il costo complessivo di un parcheggio coperto è eccessivo rispetto ai posti auto offerti. Dinamiche di questo tipo si innescano e si sono innescate nei centri delle nostre città, dove in un primo momento si è guardato con favore alla loro realizzazione. Questo è successo a Firenze dove ad esempio Legambiente è contraria ai nuovi e costosissimi parcheggi sotterranei, proposti dall’Amministrazione Comunale, adducendo le stesse motivazioni proposte dalle avanzate tecniche di studio sopra citate, secondo cui le piazze storiche si devono liberare dalle auto per la loro funzione propria ma non si possono fare parcheggi –così recita la nota dell’Associazione- “ad uso pubblico e attrattori di traffico, così come sono stati previsti dal Comune. Chiediamo la revisione radicale del piano della sosta perché si relazioni ad un’idea di città storica dove solo il mezzo pubblico, la bicicletta ed il pedone ne siano utenti”.


grigolo mercato coperto

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