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Alla Guardia Costiera anche i complimenti di Legambiente

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 19 luglio 2008

Legambiente si complimenta con la Capitaneria di Porto di Portoferraio per l'ennesimo colpo inferto ai "soliti noti" bracconieri del mare con il sequestro di una rete lunga circa due chilometri nelle acque protette di Pianosa, comprese nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e in una delle rare Zone di Protezione speciale marina italiana istituite in base alla direttiva Uccelli dell'Unione Europea. Purtroppo i casi di bracconaggio si susseguono, nonostante il prezioso lavoro delle forze dell'ordine, a causa delle pene irrisorie che vengono comminate a criminali ambientali che non solo distruggono animali protetti dalla legge dello Stato italiano, ma alimentano anche un mercato nero di pesce, molluschi e crostacei che danneggia in primo luogo i pescatori onesti. Le reti vengono calate utilizzando spesso come segnali bottiglie di plastica trasparenti (per un periodo furono usati addirittura finti gabbiani in polistirolo…) e sono quindi molto difficili da individuare. Il rischio vale la candela e questo spinge bracconieri noti e recidivi a calare reti e a fare altri tipi di pesca illegale anche in piena estate, quando Pianosa e le altre zone marine protette sono più controllate e frequentata. Quindi l'azione della Capitaneria di Porto, che fa seguito ad altre contro la pesca illegale a Pianosa ed altrove, è ancora più importante, perché da un segnale forte di controllo e di capacità di repressione di questa barbarie ambientale che distrugge un bene di tutti per un pugno di euro.


Pianosa Paese

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