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Approvati all’unanimità due emendamenti a tutela delle aree insulari e montane

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 17 luglio 2008

Nella seduta odierna del Consiglio Regionale, dedicata interamente alla discussione del nuovo Piano Sanitario Regionale 2008-2010, sono stati approvati all’unanimità due emendamenti che vanno nella direzione della tutela delle aree insulari e montane, notoriamente indicate come zone di forte disagio sociale. I due emendamenti, proposti da Leopoldo Provenzali (F.I.-PdL) e da Jacopo Ferri (Alleanza Federalista) sono stati condivisi e sottoscritti anche da altri consiglieri della maggioranza e della minoranza ed interessano la parte relativa al “governo delle specificità geografiche”. Il primo emendamento introduce la possibilità di utilizzare i fondi stanziati per le aree insulari e montane anche per “potenziare le strutture e le dotazioni tecnologiche degli ospedali presenti in tali aree”. Il secondo emendamento si preoccupa di assicurare che “le risorse finalizzate all’obiettivo di sostenere la sanità insulare e montana siano possibilmente superiori e comunque non inferiori a quelle stanziate, nel precedente Piano Sanitario….”. Provenzali e Ferri hanno ritenuto di dover introdurre questa precisazione perché nel testo presentato in aula non era indicata l’entità dello stanziamento che, ricordano i due consiglieri regionali, nel triennio precedente era stato di 8,5 milioni di euro annui. Tale entità fu definita a seguito di un emendamento, anche allora proposto da Provenzali ed altri, quale stanziamento riservato alle zone insulari nel riparto triennale del fondo destinato all’assistenza sanitaria negli ambienti insulari e montani. Provenzali e Ferri si sono detti soddisfatti del risultato conseguito oggi in Consiglio perché, affermano, “è stata assicurata alle aree periferiche e disagiate, in particolare all’Elba ed alle altre isole dell’Arcipelago Toscano, la continuità dei servizi sanitari necessari evitando il rischio di veder aggravata la marginalità geografica di queste aree che necessitano, invece, di ingenti risorse per il potenziamento dei servizi e dei livelli essenziali di assistenza”.


Leopoldo Provenzali

Leopoldo Provenzali