Questa mattina Sabato 12 Luglio alle ore 11, gli amici di Ornella Casnati, si trovano al Cimitero della Reverenda Misericordia di Portoferraio per un laico momento di ricordo della Signora delle Farfalle. Per il quarto giorno consecutivo diamo conto dei pensieri ispirati dalla prematura scomparsa di Ornella che continuano a giungere in redazione. Oggi scrivono Mireia Mata y Solsona, Gisella Catuogno e Federica Franceschini Dalla Catalogna a mani vuote Caro Umberto, ho letto le tue bellissime parole per Ornella, e purtroppo senza conscerla, l'ho pianta con le vostre lacrime. Ci sarò domani anche io, a mani vuote ma unendomi all'unanime tristezza e ammirazione per Ornella. Voglio ringraziarti per farmi amare quello che ho avuto la fortuna di conoscere, come la bella isola d'Elba, ma anche quello che non ho avuto la fortuna di conoscere, come la cara Ornella. Un abbraccio, Mireia Mata y Solsona - una socia catalana di Legambiente Arcipelago Toscano L’impressione che dava era quella di una donna speciale Io, Ornella, la conoscevo soltanto di vista, come ci si conosce tutti a Portoferraio. Però mi aveva sempre colpito la sua dolce raffinatezza, l’eleganza dei modi, la treccia che una volta portava. Forse la prima volta l’ho vista ai Magazzini, a casa di Pietro Chionsini e di sua moglie Gisella Neuner, cantante lirica, che avevano invitato il marito di Ornella a suonare il piano, in una festa di compleanno. Era bella, giovane e felice. La morte del marito l’aveva trasformata fisicamente: sul corpo dimagrito si leggeva un grande dolore ma anche dignità, coraggio, fierezza. Insomma, l’impressione che dava era quella di una donna speciale. Solo ora apprendo della sua sensibilità estrema, del suo amore per l’ambiente, la nostra isola, ogni forma di vita. Mi associo dunque al cordoglio della famiglia e dei tanti amici per la sua prematura scomparsa: il suo volo è stato breve ma splendido, come quello delle farfalle che adorava. Gisella Non potrò più osservare una farfalla senza pensare a Ornella Tornando a casa ho visto una farfalla gialla e tutto il mio dolore è sgorgato finalmente nelle lacrime. Non potrò più osservare una farfalla senza collegarla a Ornella, anima delicata e nobile. Mi sentivo in sintonia con lei, nonostante fosse un po’ più grande di me e ammiravo la sua forza vitale, la lotta perenne contro le difficoltà quotidiane che riusciva a superare grazie a quel sottile e intelligente umorismo. Ornella dalla lunga treccia castana, amante dei gatti e di ogni creatura vivente, perfetta nel suo ruolo di comunicatrice del Parco Nazionale, al quale ha dato veramente tanto perché per lei era facile trasmettere l’amore che provava per la natura e per questa isola che l’ha adottata con affetto e che lei continuamente fotografava a coglierne gli aspetti più segreti e suggestivi. Ornella dalla vita un po’ bohèmienne, ragazza invecchiata troppo presto, a cui la sorte non ha risparmiato prove e dolori fino all’ultimo schifoso giorno quando l’ho vista respirare a fatica, non più in grado di lottare. Federica
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