Riconosciamo di non conoscere l’esistenza degli “Studi di fattibilità per l’area marina protetta” del Ministero dell’Ambiente risalenti al 1986. Forse sarebbe stato opportuno che venissero divulgati, magari un po’aggiornati. Abbiamo letto le norme per l’istituzione delle aree marine protette come diffuse oggi dal Ministero dell’Ambiente e anche noi pensiamo, sulla base di questa lettura, che la procedura seguita per l’Arcipelago Toscano (o meglio per Le Isole di Toscana) è difforme da quanto abbiamo letto. Non sappiamo se i Comuni alla fine presenteranno o meno proposte, ma, se non lo faranno, non sarà per fare dispetto al Sindaco – Commissario, ma semplicemente per sancire il rispetto delle Leggi e delle Istituzioni della Repubblica Italiana. Probabilmente vogliono soltanto che la gente, le associazioni produttive, sociali, culturali, ambientali che vivono e lavorano nell’Arcipelago siano informate e coinvolte in modo chiaro e trasparente. Questo è un bisogno etico e politico ed è l’unico modo affinché una grande opportunità, quali sono le aree marine protette, non percorra di nuovo il triste cammino del “PARCO SI – PARCO NO”. Per quanto riguarda il fatto, che abbiamo letto, per cui nel caso dovesse cambiare governo, nessun rappresentante di Legambiente siederà nel Consiglio Direttivo del Parco, stante la situazione, ci sembra una frase quasi ridicola. Comunque bisogna stare tranquilli, in quanto non c’è nessuno, tra di noi, che vuole “rovesciare l’Italia e la Toscana come un calzino”, noi vogliamo soltanto vivere in un’Isola e in un Paese in cui almeno la dignità e l’intelligenza delle persone non siano continuamente mortificate dai più forti. Abbiamo letto su il Tirreno il comunicato di Legambiente sulla delibera del Comune di Capoliveri sul campo boe a Mola. E’ duro capire subito dal comunicato chi sia il responsabile della delibera: Capoliveri o Porto Azzurro. Poi abbiamo capito e pensiamo che presto il Sindaco – Commissario, come esperienza insegna, annuncerà il ritiro della delibera e che, d’accordo con Legambiente Isole di Toscana, arriverà il progetto di approdo turistico previsto nel Piano Regionale e dopo penserà ad un eventuale campo boe aggiuntivo. Tutto, sia chiaro, nel rispetto della zona umida di Mola, del suo unico ecosistema, dei porti verdi, dello sviluppo sostenibile, delle esigenze degli abitanti di Capoliveri e naturalmente di Luna Rossa. Ci ricordiamo delle tante sollecitazione date in merito, da più parti, all’Amministrazione perché si facesse qualcosa, da tanti anni, dai tredici anni almeno in cui è al nostro governo locale. Non siamo irosi, non insultiamo nessuno e non facciamo minacce. Siamo soltanto amareggiati.
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