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Lettera aperta per le boe allo Scoglietto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 10 luglio 2008

Premetto che questa lettera è scritta a puro titolo personale. Sono un 45enne di Portoferraio e pratico la subacqua sportiva dall'età di 16 anni, praticamente tutto l'anno, sia in apnea a livello agonistico, che con l'ausilio dell'autorespiratore come istruttore. Tra i luoghi che frequento maggiormente, sia per la vicinanza, che per la bellezza e la ricchezza dei fondali, c'è lo Scoglietto, zona di tutela biologica dal lontano 1971, e non a caso è considerato uno dei siti d'immersione più belli del mediterraneo. Ricordo che mei primi mesi del 2006, ebbi un incontro in Comune con il Sindaco di Portoferraio Roberto Peria, insieme al mio amico e compagno d'immersioni Andrea Gragnoli, consigliere di maggioranza della stessa Amministrazione comunale. Tale incontro aveva lo scopo di informare il Sindaco, della situazione di sofferenza dei fondali dello Scoglietto dovuta agli ancoraggi, in particolare quelli delle grosse imbarcazioni, che in alcuni casi provocavano lo spostamento dei massi della franata e danni consistenti alla vita bentonica, tra i quali alla Pinna Nobilis, specie protetta (comunemente conosciuta dagli elbani come "Gnacchera"). Oltre a questo si è considerato il pericolo, dall'azione maldestra dell'omnipresente "navigatore della domenica", che magari senza preoccuparsi di controllare le bolle che risalgono in superificie, avrebbe potuto gettare l'ancora sulla verticale dei subacquei in immersione, con l'immaginabili conseguenze. Io stesso sono stato testimone di tale situazione, per fortuna l'ancora ci sfiorò senza colpirci. La nostra idea era quindi abbastanza semplice, tra l'altro assolutamente non originale, in quanto già adottata e sperimentata con successo in altre zone marine di pregio in Italia e all'estero, cioè quella di posare delle boe per consentire l'ormeggio senza gettare l'ancora sul fondo. La proposta trovò molto favorevole il Sindaco, che ci promise il suo interessamento, anche perchè facemmo presente che un'azienda privata avrebbe coperto i costi per l'operazione e i diving locali erano pronti a fare la loro parte. Avevamo anche fatto delle ricerche su altre operazioni del genere, e tra le varie soluzioni, quelle proposte dal sito www.tecnoreef.it ci sembravano quelle più idonee e comunque degne di una analisi. Da questo incontro non seguì alcuna risposta. Qualche mese dopo, per la precisione a fine giugno 2006, sulla stampa locale il WWF, (di cui faccio parte come GAV) anche per cercare di stimolare l'Amministrazione comunale a ricordarsi gli impegni presi in precedenza, ripropose il problema dello Scoglietto, documentando i danni ai fondali con delle foto da me scattate durante varie immersioni. Nessuna risposta. Siamo nell'estate del 2007, vengo a sapere dalla stampa locale che una nota e prestigiosa associazione ambientalista internazionale "scopre" che allo Scoglietto è necessario vietare l'ancoraggio e utilizzare delle boe (!?), per il quale viene organizzata addirittura la firma di un protocollo con l'Amministrazione comunale di Portoferraio, un blasonato circolo subacquei locale e un'azienda privata, che si sarebbe dovuta occupare della messa in opera delle boe. Su mia proposta il WWF locale invia una lettera al Sindaco di Portoferraio, facendo presente che, sia il gruppo subacqueo delle Guardie Volontarie, che i propri biologi marini, sarebbero stati a disposizione per collaborare al progetto, come già anticipato l'anno precedente. Nessuna risposta. Nel frattempo sulla nave più rappresentativa dell'associazione ambientalista, fatta arrivare per l'occasione a Portoferraio, con la presenza della stampa viene firmato il "protocollo" per la messa in opera delle "boe intelligenti" (!?). Va bhè mi sono detto, speriamo che almeno loro che hanno organizzato tutta questa cerimonia, possano avere più successo e ascolto di un semplice sfigato cittadino, anche se con l'aiuto del pur sempre autorevole WWF locale, sicuramente la cosa importante è raggiungere l'obiettivo di salvaguardare l'ambiente, poi chi ci riesce a poca importanza. Bene!! penso soddisfatto, fra poco lo Scoglietto avrà finalmente le sue benedette boe. Siamo nel 2008, un'anno dopo dalla firma di quello che avrebbe dovuto essere la soluzione "supertecnologica" delle boe allo Scoglietto, ma sic !niente è cambiato, chissà queste boe sono forse troppo intelligenti per i fondali dello Scoglietto ? possibile che per una ogni cosa semplice, si debba sempre complicare tutto e fare mai niente. In allegato una foto della franata dell Scoglietto scattata la scorsa settimana.


sub scoglietto

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