Tutti assolti poiché non commisero i reati di associazione a delinquere ed abuso d'ufficio che erano stati loro contestati (residuali rispetto a capi di imputazione in parte derubricati in parte giunti a prescrizione), gli imputati del processo "Politica e affari". Dal primo grado di giudizio escono quindi nel modo più positivo sia gli imputati "maggiori" Sandra Maltinti, Tiziano Nocentini, Alberto Fratti, Marco Regano, Nicola Ageno che furono sottoposti a partire dal 1° Giugno 2004 a carcerazione preventiva, sia gli imputati "minori" Enrico e Giuseppe Cioni e Annalisa Di Pede, che infine gli altri due (La segretaria comunale Fusco e l'imprenditore Ninci per i quali l'assoluzione era stata chiesta dallo stesso P.M.). Non è dato ancora di sapere se il P.M. interporrà appello nei confronti di una sentenza che azzera il lungo lavoro condotto tra il 2003 ed il 2004 dal giudice Roberto Pennisi. Non vi fù dunque - hanno sancito i giudici livornesi - né voto di scambio, né illeciti comportamenti penalmente perseguibili nell'azione di governo degli allora amministratori e nei rapporti tra di essi e gli imprenditori rinviati a giudizio, così come incensurabile fu il comportamento dei tecnici nelle vicende contestate. Resta da leggere nei dettagli come questi convincimenti siano maturati, ma per quello occorrerà attendere il deposito della sentenza.
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