A Sciambere del giornalista incapace
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : mercoledì, 09 luglio 2008
Avendo letto sul blog Camminando dell'ira funesta di Yuri-albergatore che, lamentava la impossibilità di recarsi in visita a Pianosa da parte di un gruppo di suoi ospiti-patrocinati Notando che il nostro apprezzato vignettista finiva per fare le seguenti affermazioni: "Ma come fa il mio amico Sergio Rossi, di fronte all'evidenza dei fatti, a continuare a tenere bordone a certi incapaci, per usare un eufemismo, buoni solo a snocciolare i termini per la consegna in triplice copia bollata di inutili liste nominative? C'è ancora un giornalista indipendente, in giro? C'è qualcuno che riesca ad informarci?" Sottolineando altresì che successivamente il nostro vagheggia poi la presenza di giornalisti "veri" (Travaglio, Gabbanelli ...) che si dislochino sull'isola e sappiano (loro sì) denunciare le malefatte che vi si compiono (immaginiamo tutte imputabili a Legambiente, Tozzi, amici, parenti e affini del medesimo)". il citato Sergio Rossi - Considerato che non tiene bordone proprio a nessuno, e s'incazza pure come una iena quando gli dicono che tiene bordone a chicchessia; - Visto che comunque dalla consultazione dello scritto non riesce neppure a capire come, quando, dove, perché e soprattutto a chi avrebbe tenuto bordone in relazione a mancati sbarchi pianosini; - Ricordato il suo essere (purtroppo) il decano dei giornalisti in servizio permanente su quest'isola, INTERROGA il Sig. Yuri per sapere - Se le due domande retoriche sopra riportate ("C'è ancora un giornalista indipendente, in giro? - e - C'è qualcuno che riesca ad informarci?") debbano intendersi come affermare che coloro i quali operano come informatori all'Elba sono al soldo e/o al servizio di qualcuno, e che sono tutti degli inetti incapaci di avere delle proprie idee; - Se questa carenza informativa sia a suo parere determinata dal fatto che i soggetti richiamati siano dei prezzolati e corrotti e/o dei perfetti idioti e/o scioperati usi a trascorrere il loro tempo, in luogo che impegnati in attività lavorative, facendo le seghe ai paperi. Secondo Carlo Levi "Le parole sono pietre": talvolta però assumono tutta un'altra inconsistenza, risultando movimenti di aria intorno ai denti e/o poco più
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