Sono terminati lo scorso 13 giugno gli esami finali dei corsi per abilitare i selecontrollori del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Gli incontri organizzati dall’Ente Parco nei mesi di aprile e maggio si sono svolti all’Isola d’Elba e al Giglio. Molte sono state le candidature pervenute all’Ente per offrire questa collaborazione; si è così resa necessaria una selezione numerica degli aspiranti corsisti al fine di attivare una preparazione adeguata di tutti i selecontrollori che dovranno operare nell’area protetta in condizioni di massima sicurezza per il pubblico. Al temine degli incontri, i 55 candidati che hanno frequentato le lezioni: ben 50 ore all’Elba e25 ore al Giglio, hanno effettuato la prova pratica di tiro e concluso l’esperienza con esami finali impegnativi. L’esperienza formativa è stata giudicata valida dai corsisti che hanno richiesto al Parco di proseguire questo intervento e di organizzare ulteriori corsi di approfondimento delle tematiche di gestione faunistiche affrontate. Questo dialogo costituisce un significativo passo avanti per affrontare il problema cruciale dell’eccessiva presenza di cinghiale e muflone sull’isola. I promossi: 18 selecontrollori al Giglio e 37 all’Elba potranno ora coadiuvare il Parco limitando i capi che effettuano danni molto onerosi alle colture e al patrimonio naturale. L’Ente intende mettere subito in opera questa opportunità attivando entro luglio una fase sperimentale di abbattimenti del cinghiale. In questo modo, il supporto dei selecontrollori si aggiunge agli interventi già avviati per il contenimento della popolazione elbana di ungulati, interventi realizzati negli anni passati con il coinvolgimento della polizia provinciale e con il ricorso a trappolaggi a vivo che hanno permesso nel 2007 di prelevare alcune centinaia di capi. I selecontrollori formati dal Parco opereranno secondo un regolamento ben definito. Particolare attenzione viene dedicato al capitolo della sicurezza; sono state ben ponderate le scelte dei luoghi di appostamento che sono rigidamente rispondenti alla normativa vigente. Altri aspetti quali turni, presidi, tempi di azione, distanze da abitazioni e strade, sono stati vagliati e provati per assumere decisioni consapevoli. I selecontrollori che presteranno la loro opera per l’interesse collettivo di difesa del territorio sono quindi sia i promossi del corso suddetto, sia coloro che hanno superato le prove per operatori faunistici organizzate dal Parco nel 2004, in tutto 45 volontari. I selecontrollori saranno legati a singoli territori di competenza; sono stati individuati 7 settori: Elba ovest, Capoliveri, Portoferraio, Procchio, Campo nell’Elba, Marciana marina ed Elba nord est. I selecontrollori attribuiti ai diversi settori hanno costituito altrettanti gruppi responsabili della gestione delle attività di controllo del cinghiale; tali attività prevedono due fasi operative: foraggiamento presso postazioni idonee e successivo abbattimento in aree loro assegnate. I punti utili individuati ricadono nel perimetro dell’area protetta e sono precisamente indicati mediante rilevamento GPS; si tratta di punti dunque georeferenziati, cartografati, cartellinati mediante apposita segnaletica. Sono stati individuate in via del tutto sperimentale 50 aree di punti di sparo. Tali postazioni potranno essere ricoperte dai selecontrollori che comunicheranno all’Ente la loro disponibilità compilando prenotazioni con procedura telematica collegata al sito del Parco. Le attività di abbattimento saranno costantemente monitorate dall’Ente e dal Corpo Forestale dello Stato affinche’ non vi siano problematiche e interferenze.
cinghiale primo piano