Una volta un amministratore ci contestò il fatto che spesso facevamo riferimento agli eletti dal popolo e gli altri maggiorenti dell'Elba con un indistinto giudizio negativo (non puoi sempre parlare della classe dirigente elbana come se fosse un branco di tonti - fu l'esatta espressione). Se ce lo ripetesse stamattina gli risponderemmo: "Forse un branco di tonti no, ma una bella manicata di furbi un cazzo di sicuro ..." E così argomenteremmo: Nel 2007 Goletta Verde trova tracce di inquinamento in tre località marine elbane, e lo segnala specificando che ciò può essersi determinato con il concorso di particolari condizioni meteo. Succede “’o burdello ‘e Malta” dicono in Sicilia: urli, strepiti, svenimenti, crisi isteriche, dichiarazioni trucibalde, minacce di querele (ovviamente mai sporte) contro ambientalisti in malafede che volevano stroncare le reni all’Isoletta Verde&Blu, contro giornalisti infangatori cinici e bari, amplificando il caso e facendolo esplodere ben oltre i suoi naturali confini, lasciando inascoltati gli accenti d’incommensurabile saggezza bagnaina di Giancarlo Monfardini che enunciò nell’occasione il suo teorema della cacca nel ventilatore. Fossero stati furbi avrebbero detto (magari freddamente)”Grazie della segnalazione .. provvederemo” ma andò diversamente, come tutti sanno. Nel 2008 Goletta Verde trova parametri di eccellenza in tutti i prelievi effettuati all’Elba. Fossero stati furbi, avessero un po’ di senso dell’immagine si sarebbero scapicollati, i maggiorenti elbani, avrebbero fatto a gara a chi arrivava primo a dichiarare la sua soddisfazione. Nulla, addirittura qualcuno che poteva perfino citare del lavoro condotto nel frattempo, per migliorare la generale situazione dello smaltimento dei reflui, si è ben guardato dall’aprire bocca. Hanno fatto il contrario di quello che fa (giustamente) quel furbacchione del Sindaco del Giglio che da quando gli hanno dato (perché il Giglio se le meritava) le 5 vele di Legambiente-Touring Club, ce lo ricorda ad ogni piè sospinto (si parli di fichi buzzoni o delle brache di nonna), facendoci capire che si può fare del corretto marketing anche in termini caserecci. Orbene, chi straparla quando gli converrebbe tacere, e tace quando sarebbe opportuno parlasse, è o non è furbo un cazzo? PS Per la cronaca .. il Sindaco di Livorno (per il quale non proviamo alcun trasporto amoroso) il più“penalizzato” dai dati di Legambiente (che l’altro anno secondo una bizzarra teoria tra di noi diffusa avrebbe falsificato i dati per favorire la costa “comunista”) proprio ieri ha stretto con il Cigno Verde un importante accordo sulla ricerca. A noi ci tocca quel che passa il convento.
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