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Controcopertina: 6 domande sui fanghi di Bagnoli

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 05 luglio 2008

Che fine ha fatto l'Accordo di Programma Quadro Piombino - Bagnoli? Sindaco, Giunta e Partito Democratico lo hanno annunciato e imposto nel 2007 come "svolta epocale". Per dare il proprio assenso a questa "sgangherata" e costosa operazione si sono inventati un inesistente"interesse nazionale" per negare ai piombinesi, con il referendum, il diritto di pronunciarsi. Fino allo scorso aprile sono stati annunciati, come imminenti, nuovi e ancora più strabilianti accordi per la bonifica del nostro territorio. Dopo, un silenzio assordante; inaccettabile per l'intelligenza e la dignità dei cittadini che hanno il diritto di sapere e di valutare l'attendibilità dei propri amministratori. Proviamo noi a fare qualche domanda. PRIMA DOMANDA L'art. 2 dell' APQ firmato il 21 Dicembre 2007 stabiliva che entro quattro mesi e cioè entro il 21 Aprile gli enti pubblici firmatari dovevano completare le istruttorie necessarie ad addivenire ad un apposito Accordo di Programma con le imprese insediate a Piombino per la bonifica delle aree e che la mancata stipula avrebbe precluso l'utilizzo delle risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS), destinate al recupero economico produttivo dei siti industriali inquinati. Su questo accordo ricordiamo che il Sindaco aveva annunciato la firma prima delle elezioni di Aprile! Cosa è successo per bloccare quell'intesa? Solo le elezioni o la mancanza dei presupposti oggettivi per firmarla? SECONDA DOMANDA L'art. 4 dell'APQ stabiliva che i volumi residui delle casse del Porto di Piombino sarebbero stati prioritariamente utilizzati per il recupero dei rifiuti derivanti dalle attività industriali che insistono nel sito di Piombino e che a tal fine, entro quattro mesi dalla stipula dell' APQ, e cioé entro il 21 Aprile, si sarebbe provveduto alla definizione di un specifico Accordo di Programma tra Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comune di Piombino per la gestione dei rifiuti speciali prodotti del sistema industriale presente nel medesimo sito. Il tempo è passato ma niente sembra avvenuto. Perché? TERZA DOMANDA L' art. 10 dell'APQ stabiliva che la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Toscana si impegnavano ad attribuire poteri straordinari in materia di traffico e di portualità al fine di fronteggiare le problematiche che caratterizzano la realtà del Comune di Piombino e del suo porto. E' stato fatto? E se non è stato fatto, perché? QUARTA DOMANDA Sempre l'art. 10 dell' APQ diceva che il Ministero dell'Università e della Ricerca e il Ministero della Tutela dell'Ambiente del Territorio e del Mare si impegnavano a definire, entro 30 giorni dalla sottoscrizione del Presente Accordo di Programma Quadro, un Accordo di Programma, finalizzato alla sperimentazione di tecniche e tecnologie innovative per la gestione dei sedimenti inquinati, individuando i siti di interesse nazionale coinvolti nel presente Accordo, quali siti pilota per l'attività di sperimentazione, che potrà coinvolgere anche altri siti di interesse nazionale investiti dalla medesima problematica. E' stato fatto? E se non è stato fatto, perché? QUINTA DOMANDA Atteso che ad Ottobre, secondo il cronoprogramma dell'APQ, dovrebbero arrivare i fanghi di Bagnoli, quali sono le opere progettate e in fase di realizzazione sia a Piombino sia a Bagnoli? SESTA DOMANDA Quante delle risorse finanziarie annunciate con l'APQ (272 milioni di euro) sono oggi nella effettiva disponibilità del Comune e dell'Autorità Portuale? E' possibile avere delle risposte precise o è chiedere troppo? Ovviamente noi siamo ben contenti se i fanghi di Bagnoli rimangono a Bagnoli ma non vogliamo che i cittadini di Piombino siano presi in giro e vogliamo che Piombino sia bonificata. Aspettiamo risposte da Sindaco e Giunta e valutazioni da tutte le forze politiche.


piombino tramonto

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