Giusto ieri una nostra amica marginalmente ci ha accennato ad un caso, uno dei tanti sui quali quotidianamente ci chiedono di appuntare la nostra attenzione: Barbara ci riferiva di un nostro coetaneo (quindi un sessantenne) costretto a vivere in un alloggio di fortuna e che dispone di un reddito di 100 euro al mese (non sappiamo da chi caritatevolmente erogati). Un caso limite certo, ma comunque la punta di un disagio diffuso più di quanto si possa pensare in quest'isola opulenta nonostante la crisi, dove il ragazzotto di buona famiglia che non ha il SUV si sente proprio uno stronzo. (si potrà dire stronzo?) Abbiamo pensato che quel signore e molti suoi colleghi di miseria (si potrà dire miseria?) saranno assai sollevati nell'apprendere che i primi provvedimenti del nuovo governo URGENTISSIMI tanto da ricorrere al decreto-legge si riferiscono all'abbuiamento dei processi sotto un certo numero di anni di pena contemplata (guarda caso il primier ne ha uno in corso) ed al taglio delle intercettazioni telefoniche (guarda caso per disgrazia ci è inciampato il premier beccato a raccomandare una sgallettata - azione che dimostra l'altezza profilo etico dello statista non dissimile dai suoi dati antropometrici). Ci vien che vomitare più che ridere, caro assessore, abbiamo i cognati di vomito, e come la sensazione di essere in un buco nero.
Buco nero simulato