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La minoranza portoferraiese: Ufficio Stampa di parte.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 21 novembre 2002

La minoranza portoferraiese torna all'attacco su diversi fronti e per iniziare interroga il Sindaco Ageno sull’operato dell’addetto stampa Sig. Fabio Cecchi per la redazione e la diffusione di comunicati e documenti dei partiti politici a cui fa capo l’attuale maggioranza del Comune . In particolare i consiglieri si riferiscono alla elaborazione e la diffusione di due comunicati rispettivamente a firma “Presidenza provinciale Alleanza Nazionale –Livorno” e “Coordinamento Comunale di Forza Italia” che riportavano le posizioni delle suddette forze politiche relativamente alla questione del Canile. La minoranza continua chiedendo al Sindaco se egli ritenga che tra i compiti di un addetto stampa del Comune rientri anche l’elaborazione dei comunicati dei partiti della maggioranza, considerando che il dipendente in questione è pagato con denaro pubblico, ovvero di tutti i contribuenti, compresi coloro che non condividono le opinioni politiche di Alleanza Nazionale e di Forza Italia. In un secondo documento presentato al Sindaco i consiglieri della minoranza pongono anche la questione del mancato completamento dei lavori di costruzione di un pubblico giardino nella zona residenziale di Val di Denari dove il Comune è da tempo proprietario di un terreno di circa 3.000 mq. Esattamente un anno fa in Consiglio comunale il Vice Sindaco e assessore ai Lavori pubblici Giuliano Fuochi assicurava che i lavori sarebbero stai al più presto ripresi e terminati. Nella nota della interpellanza si legge che non solo i lavori non sono mai stati ripresi ma che l’area langue in uno stato di totale abbandono e che gli stessi cittadini hanno più volte manifestato l’intenzione di provvedere a proprie spese l’acquisto di giochi per bambini e una volta terminati i lavori, di sostenere le spese per i lavori di ordinaria amministrazione. Ma le bordate più pesante le opposizioni le opposizioni le sparano ancora sul fronte della Vicenda del Canile e degli ex-macelli. In una interrogazione si chiede perchè Ageno avesse disposto il divieto d'accesso all'area per problemi di sicurezza e poi, cessata l'occupazione la "pericolosa" area risulti accessibile a chiunque, in una mozione si critica invece aspramente il comportamento dei Vigili Urbani. "A seguito della prima prima ordinanza - si legge nel documento - che chiedeva lo sgombero dei cani, i vigili impedivano l'accesso delle persone all'area interessata pattugliando l'ingresso ed il perimetro dell'intera zona degli ex-macelli con diverse unità. Ciò avveniva anche con servizi svolti nelle ore notturne. Successivamente i vigili posti all'ingresso di Via Manganaro, hanno proceduto all'identificazione di chiunque entrasse dal cancello principale, avvertendo i cittadini che erano passibili di denuncia penale. Questa procedura - continua la mozione - veniva applicata anche ad alcuni Consiglieri Comunali. In varie occasioni gli agenti della Polizia Municipale hanno ripreso con un apparecchio fotografico le persone presenti, alcune delle quali hanno immediatamente invitato costoro a non farlo, ricevendo un netto rifiuto di qualunque spiegazione.Riteniemo gravissimo - va a concludere il domento - l'accaduto in quanto lesivo delle libertà personali e della dignità dello stesso Corpo dei Vigili Urbani.


portoferraio canile occupazione ordinanza

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