Geniali talenti suonano sul palco dell’Elbajazz. Ogni sera due gruppi che incantano, coinvolgono, stordiscono il pubblico presentando live inediti. Gli stati d’animo che suscitano lasciano senza fiato, ognuno trasporta il pubblico in viaggi emozionali diversi, ognuno dei musicanti mette a nudo se stesso e diffonde la propria passione. Un Elbajazz in evoluzione e progresso, un concorso in cui ogni partecipante è già vincitore. C’è chi annuncia i brani in simpatica timidezza, chi quasi recitando, chi con spontaneità. Progetti diversi, diversi paesi d’origine, diversi stili di vita ed ogni live è unico e irripetibile. La terza serata ha visto la sfida a colpi di musica latino americana e ritmi afro-americani: Partido Latino vs Labyrinto. I Partido latino sono i primi a salire sul palco. Il loro progetto musicale è made by Marche precisamente a Fano. Marco Pacassoni ( vibrafono e Marimba) è l’autore del brano che ha fatto sobbalzare la piazza: Michel ed inoltre di : Dear friend, The way she moves,Dancing. Enrico Boccero è al pianoforte ed è sua Simo, Lorenzo De Angeli è al basso, Matteo Pantaleoni alla batteria, Marco Roveti alle percussioni. I Partido Latino sperano di tornare perché hanno molto apprezzato il posto fantastico. Suonare è stato piacevolissimo, il palco Elba Jazz è un vero tempio della musica, affermano i ragazzi. Gli sfidanti arrivano dall’Accademia Siena Jazz. I Labyrinto, si sono formati nel 2000, ed è composto dagli studenti e dagli ex dell’Accademia, da studenti senesi e fuori sede dell’Università degli Studi di Siena, tutti posti sotto la direzione di Roberto Nannetti. L’allegra ed affiata band è composta da 13 elementi venuti qui per portare la festa a giro ed hanno anche un buon motivo per festeggiare: il diploma del senese Giovanni Benvenuti (sax e tenore). La parata avvenuta intorno alle 19.00 sul Lungomare è stata un tripudio di gioia ed il loro live sul palco dell’Elba jazz ha percosso l’isola. La parte composta del pubblico ballava seduta mentre qualche bambino si scatenava sul sagrato della Chiesa. I Labyrinto arrivano da tutta Italia con l’obiettivo preciso di portare la festa a giro. I Labyrinto si trovano ogni lunedì sera a provare in Fortezza. I 13 sono: il docente dell’Accademia Siena jazz Roberto Nannetti, Elisa Petrucci(voce), Giulio Angori (basso), Sara Gledee- Norimberga), Anna de Mutiis (percussioni), Fabrizio Bai (percussioni e chitarra), Stefano Capobianco- Giovanni Benvenuti (sax e tenore- Siena), Federico Lacerna (sax alto), Tommaso Taurisano (chitarra), Giuseppe Sardina (batteria) Domenico Pileggi ( percussioni) e la seducente jazz dancer Elisa Bartoli (Colle Val d’Elsa). Degnissimo di nota è anche il violinista del tremila (Francesco del Prete) che ha ingegnato un utilizzo alternativo dello strumento, che è amato e percosso. Una cosa nata per gioco, spiega Francesco: “Cercavo un compagno ideale e con la pedaliera ho capito che potevo essere io”. Un violino a cinque corde ed una pedaliera che modifica il suono e registra, le basi sono tutti suoni d’archetto e di violino. Francesco è di Campisanti, un paese di 15000 abitanti in provincia di Lecce. Di Lecce è la bella e poliedrica Sandra Caiulo (voce & fidanzata). Il duo emoziona in monastico silenzio, la piazza si riempie, e dopo averli sentiti non si può che fumare, come dopo un buon caffè caldo. Corpi d’archi, made by Francesco del Prete, è la raccolta dei suoi quattordici brani, di cui ben undici da lui scritti e arrangiati. E’ da brivido, croce e delizia del classico, del jazz e della musica etnica. Il cd è pronto, la sua copertina è d’impatto, manca solo la risposta dell’etichetta. Speriamo che l’armonia e l’affinità che regnano sul palco che, come disse Gino Paoli la scorsa estate: “Sono gli elementi base del jazz”, si diffondano fino a divenire le solide fondamenta di neonato evento che è in evoluzione e progresso.
Elba Jazz 2008 8 labirynto