Sono uno di quei cittadini che, spaventato, nei giorni scorsi ha chiamato il Sindaco Peria per chiedere che cosa stava succedendo ai famigerati blocchi di cemento che, con l’ausilio di mezzi meccanici, alcuni operai stavano spostando all’interno del piazzale ESAOM dove sono a dimora da ormai qualche anno. Il Sindaco mi rassicurava sull’intervento dicendomi che aveva chiesto alla società ESAOM di abbassare le file dei blocchi perché antiestetici, insomma dopo quattro anni di amministrazione, Peria venerdì scorso si è accorto che i blocchi di cemento visibili dalla provinciale nella quale passano tutti i visitatori elbani sono brutti e devono essere “nascosti”. A questa risposta sollevavo il problema, tra l’altro all’ordine del giorno del Consiglio Comunale da qualche mese, sulla presunta componente inquinante dei blocchi stessi, il Sindaco mi rassicurava dicendo che quei blocchi non sono assolutamente inquinati e possono essere spostati tranquillamente, a quel punto, soddisfatto, tacevo. Il giorno successivo però un altro fatto mi ha turbato, su un quotidiano locale appare un trafiletto con una intervista rilasciata dal Direttore Generale di ESAOM, sig. Cervi, il quale afferma che i blocchi non sono inquinanti in quanto non hanno perso la loro “compattezza”, diverrebbero inquinanti invece a contatto con l’acqua qualora si “sbriciolassero”, a quel punto sono tornato a vedere i blocchi di cemento che stazionano in bella vista e mi sono accertato che non sono poi così compatti anzi, durante le manovre di spostamento perdevano molta della loro consistenza, in poche parole si sbriciolano solo con lo sguardo ed un dubbio, a questo punto, mi ha assalito, non è che con le copiose piogge invernali i blocchi, sbriciolati, potrebbero aver rilasciato materiali inquinanti nel terreno sottostate il piazzale ESAOM? Mi auguro che le parole rilasciate al quotidiano locale dal Direttore Generale di ESAOM, sig. Cervi, siano state male interpretate (o riportate) altrimenti qualcuno dovrà dare delle spiegazioni un po’ più serie sulla consistenza dei blocchi di cemento “dimenticati” nei piazzali ESAOM e soprattutto, qualora le parole del Direttore Cervi non venissero in alcun modo smentite sarebbe opportuno una attenta analisi da parte degli organi preposti al controllo con una verifica in zona della vera consistenza del cemento a distanza di tanti anni e delle possibili ripercussioni delle infiltrazioni sul terreno sottostate e anche delle emissioni nell’aria delle polveri dei blocchi ormai pressoché distrutti. In attesa di ricevere notizie (e/o smentite) da parte delle Istituzioni e della società ESAOM, mi unisco alla richiesta del segretario provinciale della Fiamma Tricolore Maurizio Poli, affinché intervengano le autorità sanitarie al fine di rassicurare i cittadini che giornalmente transitano (se non vivono e lavorano) nella zona oggetto dello stazionamento dei blocchi, la presente richiesta non vuole essere segno di inutile allarmismo ma semplicemente vuole essere il tramite per la tranquillità cui hanno diritto i cittadini.
simone meloni consiglio comunale