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Un corto circuito tra i partiti di centrosinistra e le amministrazioni

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 13 luglio 2003

Riassunto: -Lega Ambiente e il Parco dicono sì alle Aree marine protette - I Ds chiariscono di essere favorevoli a patto che le Istituzioni (Comuni, Parco, Regione, Ministero..) decidano insieme (la concertazione) , attaccando Legambiente per la collaborazione con l' Istituzione Parco (loro dicono Barbetti , lo so..) - I Verdi (e tanti altri) sostengono l' esigenza di unità nel Centrosinistra (inteso come partiti , associazioni, Comuni, persone, ecc) a sostegno dell' opportunità aree marine protette e per sbloccare il parco commissariato -Il comunicato del Sindaco di Marciana dice un no alle aree marine , che non ce n'è bisogno, un no che getta un giudizio negativo sullo stesso Parco Nazionale (dimenticandosi dei miliardi arrivati al suo Comune per opere concrete, come ricorda opportunamente Legambiente) . Ciò avviene appunto il giorno dopo che gran parte del Centrosinistra aveva detto invece , con sfumature diverse, un sì. ABBIAMO UN PROBLEMA. Il centrodestra ha i suoi, e grossi, vedi le ultime bordate portoferraiesi in Forza Italia, ma il centrosinistra ha poco da gioirne Il nostro problema, ad un anno da importantissime elezioni locali, è su che basi si eleggono Sindaci ed Assessori del centrosinistra, al di là dell' appartenenza o meno ai partiti, per portare avanti quali scelte strategiche. Il problema è ripristinare il primato della politica (intesa come partecipazione) sui personalismi, ed é questione che riguarda ovviamente anche la destra con cervello attivo (come direbbe Sergio Rossi). Ma pensiamo a noi. La nostra necessità mi sembra quindi quella di attivare i ns. cervelli e le ns. volontà per elaborare un progetto condiviso di sviluppo dell' Isola partendo dagli aspetti di sistema, e il modo di governare il territorio è quello fondamentale. Come non vedere nel Parco lo strumento cruciale per questo obiettivo? Non si tratta di mettere nelle Istituzioni uomini di partito o non di partito, si tratta di metter uomini e donne che condividono un progetto minimo: l'alternativa è la POLITICA-FAI-DA-TE, non a caso incentrata su alcune persone sempiterne che, pur di restare in sella, cambiano casacca e cavallo. Il deficit di politica si traduce in deficit amministrativo: questo è il problema. Ci sono grandi responsabilità della destra, che si ostina sul Parco a preferire un Commissario imposto anzichè un Presidente condiviso, (e così facendo sceglie un basso profilo operativo del Parco stesso) ma ciò non può essere l' alibi per nascondere la ns. difficoltà a proporre vie d'uscita allo stallo: chi ci rimette siamo tutti noi che abitiamo l' Arcipelago. Chi ci 'guadagna' quando rispuntano TEORIE e CULTURE sull'inutilità del Parco come quelle contenute nella missiva del Sindaco Logi? Qualche costruttore? Gli ottimisti della 5^ casa? Dall'incontro ministeriale di fine maggio si poteva trovare il tempo per concertare: e volendo si può trovare anche ora: sarebbe sufficiente rispondere al Ministero: "Si, ci interessa, parliamo del come", invece che "non mi interessa ". Ma c'è un corto circuito evidente tra le forze politiche di centrosinistra e le amministrazioni per le quali iscritti ed elettori hanno votato: questo è il problema cui mettere mano da subito, altrimenti non c' è programma che tenga.


mare in tempesta (da sud)

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ghiaie mareggiata scoglietto

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