Il governo Berlusconi ha tagliato con la finanziaria il soldi per combattere la moria delle api. Ma dalla Toscana continuano ad arrivare notizie di morie di massa di questi preziosissimi impollinatori, l´ultimo episodio conosciuto è quello di Manciano, in provincia di Grosseto, dove la morte delle api è iniziata in concomitanza con la fioritura dei girasoli, confermando i sospetti di un legame forte tra la scomparsa delle api e le sostanze usate in agricoltura. Apicoltori ed ambientalisti chiedono lo stop ai fitofarmaci tossici ma nessuna decisione è stata ancora presa. Ma se Tremonti (ed evidentemente anche il ministro dell´agricoltura) vede le api e gli apicoltori come una sorta di fastidiosi questuanti di briciole di preziosi euro, fortunatamente non la pensa così il presidente della commissione agricoltura del Consiglio regionale toscano, Aldo Manetti Che dice che «Occorre non abbassare la guardia su quanto sta accadendo in Toscana e in particolare in Maremma. Come commissione, in accordo con la giunta regionale, da tempo stiamo seguendo il fenomeno e per questo abbiamo avuto incontri con le associazioni di categoria degli agricoltori, delle cui problematiche ci siamo fatti portatori anche nell´incontro avuto qualche settimana fa a Bruxelles con esponenti dell´Unione europea, tanto che in quella sede si è ipotizzata la possibilità di far presentare un´interrogazione al Parlamento europeo». Il consigliere di Rifondazione comunista spiega che «come commissione abbiamo rilanciato la richiesta della moratoria dell´utilizzo di semi conciati con sostanze ritenute nocive» e ricorda polemicamente che «il nuovo Governo, che oltretutto ha ridotto gli indennizzi per gli apicoltori, si dimostra scarsamente attento alle problematiche in questione». Manetti ha anche annunciato che al governo verrà chiesta a parte della Toscana «la moratoria dei fitofarmaci tossici e che gli apicoltori danneggiati dalle morìe possano avere adeguati indennizzi». «Porteremo la questione della morìa delle api in discussione nella commissione del 2 luglio – conclude Manetti - e lì lavoreremo per redigere un atto di indirizzo per la giunta, da approvare in Consiglio regionale, teso a rendere più pressante il lavoro della stessa Giunta nei confronti del governo nazionale e dell´Unione europea, assieme ai provvedimenti che saranno necessari, da parte della regione Toscana, per superare la gravità di questo fenomeno». da www.greenreport.it
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