Cultura e tradizioni gastronomiche della Sardegna approdano all’Elba. Per l’esattezza a Portoferraio, il cui centro storico (dalla parte più alta fino alla Bachina dell’Alto Fondale, passando per Calata Mazzini), sabato 28 sarà investito dai suoni e dai colori di due tra i più rappresentativi ambasciatori del folklore della provincia di Nuoro: i “Boes e Merdules” di Ottana e il Gruppo Folk Santa Barbara di Macomer. Organizzata dall’Associazione Sarda “Bruno Cucca”, la Festa della Sardegna avrà inizio nel tardo pomeriggio, a partire dalle 18.30, con la sfilata lungo le vie più caratteristiche del città medicea. Particolarmente coinvolgente, la performance dei venti elementi del gruppo “Boes e Merdules” non passerà inosservata. A dominare la scena saranno i gesti rituali di uno tra i più caratteristici Carnevali del Mediterraneo, quello di Ottana appunto, il cui bagaglio culturale affonda le radici nelle credenze e nelle tradizioni pastorali della cultura barbaricina. Evocativo anche l’abbigliamento, caratterizzato dall’utilizzo di maschere lignee, le tipiche “carazzas”, dalle fattezze umane e taurine. Autentica espressione dell’artigianato locale, sono ricavate da legno di pero selvatico, che essendo particolarmente leggero e privo di nodi si presta bene ad essere lavorato finemente a mano con scalpello e coltello. A dare un inconfondibile ritmo alla sfilata i circa 40 chili di campanacci (“sas sonazzas”) portati sulle spalle da “su boe” - il bue, in lingua sarda detto anche “ule”, da cui il termine (probabilmente di origine nuragica) “merdule”, che è la contrazione fra “mere” (cioè padrone) e “ule” e significa padrone del bue -, che in una sorta di sfida con il “merdule” dà vita a uno spettacolo coinvolgente: salta, corre e rumoreggia per tutta la durata dell’esibizione. Come “su boe” il “merdule” indossa pelli bianche di pecora e ha il volto coperto da maschere di legno dalle sembianze umane, ma spesso deformi a significare la fatica della vita pastorale e agricola. Al fianco dei “Boes e Merdules” di Ottana sfilerà il Gruppo Folk Santa Barbara di Macomer, fondato nel lontano 1975 e tra i più prestigiosi della Sardegna. E’ composto di circa trenta elementi, tra cui anche diversi bambini, i rappresentanti più preziosi dell’Associazione culturale, in quanto garanzia di continuità nel lavoro di testimonianza e valorizzazione della storia, della cultura e dei costumi della civiltà sarda. Il Gruppo si esibirà in un nutrito repertorio di balli tradizionali, rigorosamente accompagnato dalla fisarmonica, in piazza della Repubblica, dove a partire dalle 21 verranno aperti gli stand gastronomici e sarà possibile gustare i prodotti tipici della Sardegna, dai formaggi ai salumi fino al maialetto allo spiedo. Per rinsaldare il legame fra l’Elba e la Sardegna, nel corso della serata verrà affidato al “Veliero dei Delfini”, a Portoferraio proprio in occasione della Festa sarda, un omaggio da consegnare al Parco nazionale della Maddalena (con cui il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano è gemellato), verso cui il Veliero farà rotta dopo la tappa elbana. A testimoniare il legame fra l’Elba e la Sardegna, l’abbraccio simbolico e il saluto fra i presidenti del Comitato promotore di Marelba, che dal 27 al 29 giugno organizza a Le Ghiaie le tradizionali giornate dedicate al mare, e dell’Associazione Sarda “Bruno Cucca”, rispettivamente Alessandro Davini e Claudio Monni. Nel tardo pomeriggio di sabato, infatti, una folta rappresentanza di Marelba raggiungerà la Banchina di Alto Fondale per incontrare i due Gruppi folcloristici sardi, che per l’occasione offriranno una particolare esibizione per salutare i giovani atleti di Marelba 2008. La Festa della Cultura e delle Tradizioni della Sardegna è organizzata dall’Associazione Sarda “Bruno Cucca” - che a luglio festeggia il suo primo anno di vita -, con il patrocino e la collaborazione del Comune di Portoferraio. Il Consiglio direttivo coglie l’occasione per ringraziare l’Amministrazione comunale - in particolar modo gli assessori Paoli Andreoli e Nunzio Marotti -, la cui disponibilità è stata fondamentale ai fini dell’organizzazione della manifestazione, i numerosi privati che hanno contribuito economicamente all’iniziativa, e i commercianti del centro storico di Portoferraio, che hanno accolto con entusiasmo la Festa e si sono prodigati per avere ospiti i due Gruppi Folk della Sardegna. Parte del ricavato della manifestazione, verrà devoluto in beneficenza.
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