Non bastavano le antenne che erano state posizionate nella scorsa primavera dal Comune di Portoferraio in vari punti della città, e soprattutto in prossimità dello stadio Antonio Lupi e del Campo sportivo di S.Giovanni. Gli operai sono tornati al lavoro proprio in quest’ultimo luogo con ruspe e larghi fasci di tubi, scavando un lungo fossato dove hanno steso i cavi dell’ennesimo impianto della telefonia cellulare. Il campo sportivo risultava già ampiamente rifornito di suggestivi pinnacoli agganciati al sistema di illuminazione che delimita i quattro punti dell’area di gioco della locale squadra di Rugby e della pista di atletica, e non erano mancate vive proteste di cittadini e genitori preoccupati per la salute dei loro figli che in quel campo andavano a tirare calci ad un pallone. La stessa preoccupazione era espressa dai frequentatori del Tennis Club Isola d’Elba contiguo al campo di Rugby, e dalle squadre di Pallavolo e Pallacanestro che usufruiscono del campo coperto all’interno della stessa struttura. Una zona frequentatissima da tutti coloro che insieme allo sport vorrebbero anche godersi la pace e l’aria buona di una zona fuori città, sospesa tra il verde della collina di S. Lucia e il parco naturale dove soggiornano gli aironi, e che invece adesso è avvelenata se non dai nocivi effetti dell’elettromagnetismo, ancora da provare, sicuramente dai sospetti che provoca l’ombra sinistra delle imponenti centraline elettriche. Là dove non erano riuscite le firme di gran parte della popolazione preoccupata per la propria salute, speravamo potesse arrivare l’onda lunga dell’alluvione trascinandosi a valle l’inquietanti ripetitori. Invece l’acqua ha soltanto aggravato il danno, stagnando e riempiendo la base delle centraline costruite più in basso del livello del terreno di circa un metro. Così, casomai le onde elettromagnetiche risultassero innocue per il metabolismo, potremmo egualmente continuare a preoccuparci di finire dentro qualche pozzanghera assassina. I cittadini si interrogano su come, in mancanza di studi certi e provati, gli amministratori e soprattutto un Sindaco medico possano avvalersi del maleficio del dubbio per continuare a conficcare impianti potenzialmente pericolosi sulle loro teste. Elena Maestrini Sullo stesso argomento interviene il Comune di Portoferraio Antenne per la telefonia cellulare : gli effetti della nuova normativa -Basterà una comunicazione per installare nuovi ripetitori - Il Comune chiede all'ARPAT di intensificare i controlli sulle emissioni. "Disposizioni volte ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione" , questo in sintesi il titolo del Decreto Legislativo n.198 , in vigore dallo scorso 14 settembre, con il quale in pratica si accelerano le procedure per l'installazione di quelle strutture definite dal legislatore come "strategiche". Fra queste rientrano anche le antenne per la telefonia cellulare, che saranno realizzabili "in ogni parte del territorio comunale, anche in deroga agli strumenti urbanistici e ad ogni altra disposizione di Legge o di regolamento". Con l'entrata in vigore del nuovo dispositivo di Legge, anche il regolamento approvato dal Comune di Portoferraio a fine 2001 assume quindi un significato marginale, in quanto non potrà disciplinare le future esigenze della telefonia mobile sul territorio; basterà infatti una comunicazione, una semplice denuncia d'inizio d'attività, per veder nascere nuovi impianti che avranno soltanto obblighi di compatibilità ambientale oltre che ovviamente di rispetto delle normative sulle emissioni elettromagnetiche. "L'unica nota positiva legata al nostro provvedimento - commenta il Sindaco Giovanni Ageno - è rimasta quindi quella degli introiti dei canoni di locazione riscossi dal Comune, anche se questa è una magra consolazione rispetto alla impossibilità per il futuro di esercitare un controllo diretto sulle installazioni". Per fugare ogni dubbio da parte della popolazione, sempre particolarmente sensibile ai rischi di inquinamento elettromagnetico, l'Amministrazione Comunale di Portoferraio ha quindi intenzione di puntare su una intensificazione dei controlli ambientali. "Abbiamo già avuto modo di ribadire nel convegno da noi organizzato nello scorso marzo - precisa il Sindaco - che, in mancanza di certezze in materia, l'unica arma a disposizione della pubblica amministrazione è quella della prevenzione e dei controlli. Già il nostro regolamento - ricorda Ageno - prevedeva da parte dell'ARPAT, Agenzia Regionale di Protezione Ambientale della Toscana, controlli semestrali sul livello di inquinamento elettromagnetico presente sul territorio. Oggi, alla luce delle nuove esigenze che potrebbero insorgere con l'installazione di nuovi impianti fuori dal controllo del 'piano per la telefonia' da noi approvato a suo tempo, ci stiamo attivando per chiedere all'ARPAT di dare frequenza trimestrale agli accertamenti, impegnandoci a nostra volta a dare notizia dell'esito degli stessi in maniera da permettere alla cittadinanza di avere un riscontro diretto ed una conoscenza totale della situazione ambientale della nostra città dal punto di vista elettromagnetico". Si ricorda che il regolamento in vigore nel Comune di Portoferraio prevede pesantissime sanzioni per quei gestori di impianti di telefonia mobile che non rispettano i valori di emissione previsti e successivamente fissati dalla Legge Regionale 54 del 2000. Ufficio Stampa Comune di Portoferraio
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