Premesso che siamo favorevoli alla depenalizzazione del consumo della cannabis indica e derivati (da fumatori esclusivamente di tabacco e quindi personalmente disinteressati al problema), l'altra sera ci siamo visti fornire dalla TV pubblica una statistica secondo la quale in Italia i consumatori di hashish, marijuana etc sarebbero meno di 600.000 l' 1,4% della popolazione complessiva. Ci siamo divertiti a fare un po' di conti: a Portoferraio se quella statistica fosse stata veritiera avremmo contato appena un 150 appassionati cannisti (ma non nel senso del surf-casting) poco più di 400 in tutta l'isola. Dopo aver fatto un po' mente locale c'è venuto da osservare che, delle due una, o le stime erano molto basse rispetto alla realtà del fenomeno oppure quelli di qui li conoscevamo tutti, uno per uno. Continuando a cazzeggiare anche moltiplicando per sei volte rispetto alla media l'incidenza del fenomeno sulle generazioni più giovani diciamo tra i 15 e i 20 anni verrebbe fuori che ce n'era appena un paio in ogni classe, mmmmmmmmmmmmmmmmmm (incredulità) Ma la cosa più curiosa era il campione preso in esame "fino a 64 anni di età" ... o perchè proprio 64? Forse perchè Paul McCartney, che con quella roba e pure di peggio non ci andava pianino, e che ora ce n'ha un paio di più di cantò "When I'm Sixty-Four" rappresentandosi a quell'età come un anziano, pelato, a cui (dal testo) si poteva regalare al massimo una bottiglia di vino? Quel limite francamente ci ha un po' indispettito, tenuto conto che i 64 non sono lontanissimi per noi: "Statistici del cazzo - c'è venuto da pensare - ora, secondo loro, volendo, non saremmo nemmeno più boni a rollacci una canna"
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