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Controcopertina - Legambiente: Le amnesie del sindaco di Marciana

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 13 luglio 2003

Il comunicato del Sindaco di Marciana che esprime parere negativo sull’istituzione dell’Area Marina Protetta dell’Arcipelago Toscano svela un atteggiamento preoccupante, tanto più in un Comune che avrebbe solo da guadagnare ad entrare nella Riserva Marina, allontanando così la pesca a strascico dalle coste, favorendo il turismo subacqueo e la piccola pesca professionale. Non si può condividere l’ingeneroso giudizio che l’Amministrazione Comunale di Marciana - in questo perfettamente allineata con gran parte del centro-destra isolano - estende alla gestione del Parco terrestre governato per 5 anni dal Presidente Tanelli: “nessun beneficio è stato riscontrato”. Se vorrà sarà il precedente Presidente a precisare meglio la quantità e la qualità degli impegni del PNAT per Marciana, noi ricordiamo che qualche beneficio il Comune di Marciana lo ha avuto: la Casa del Parco, costata oltre un miliardo di lire per recuperare un antro così umido da essere ormai marcio; qualche centinaio di milioni per poter riaprire e riallestire il museo archeologico di Marciana chiuso da anni; centinaia di milioni per recuperare e segnalare sentieri chiusi e abbandonati che oggi sono meta di migliaia di trekkers; oltre 200 milioni di lire, che in origine dovevano essere destinati anche ad altri comuni, per interventi di urgenza sui sentieri completamente ostruiti da migliaia di alberi caduti per una nevicata; finanziamenti per gite scolastiche ed educazione ambientale che hanno visto protagonisti i ragazzi marcianesi; vari finanziamenti per manifestazioni, opuscoli, depliant dove in qualche caso il Comune si è addirittura dimenticato di citare il Parco o di apporre il simbolo dell’Area Protetta... A molte di queste opere ed alla manutenzione dei sentieri avrebbero dovuto e dovrebbero almeno concorrere altri Enti (Comune, Comunità Montana, Regione) ma è più comodo dire che è colpa del Parco se qualcosa non funziona. Forse al Sindaco sono rimasti impressi solo gli scontri sulla riapertura della miniera di caolino da lui fortemente voluta, ma il Parco avrebbe potuto dare anche di più se il Comune di Marciana e la Comunità del Parco (il cui Vice-presidente era un Assessore marcianese) avessero lavorato al Piano Pluriennale di Sviluppo Economico e Sociale, fatto proposte e progetti e sfruttato le agevolazioni previste dalla legge 394 per chiedere finanziamenti privilegiati. Non si può dire che il Parco vuole sostituirsi ai Comuni e poi non fare nulla e dare la colpa al Parco. Invece, l’unico atto di rilievo che si ricordi da parte del Comune di Marciana è una delibera taglia-parco con la quale si proponeva un “parco a pois”, chiedendo di eliminare quasi tutta l’Area Protetta – confinandola sulla vetta del Capanne - ma inventandosi cerchietti di salvaguardia ambientale intorno ad alcune piccole chiese romaniche diroccate. Il successivo Piano Strutturale di Marciana, poi bocciato dalla Regione per eccesso di cementificazione, chiarì abbastanza bene il perchè di una proposta di parco così singolare. Il parere negativo di Marciana, che dal mare si estende al Parco terrestre e non riguarda l’attuale Commissariamento, arriva nel bel mezzo di una polemica infuocata che vede protagonisti i DS e che ha toccato anche LEGAMBIENTE accusata di incoerenza e contiguità col centro-destra: sarebbe opportuno capire se i Partiti del Centro-sinistra si riconoscono nelle posizioni del Comune di Marciana sul Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che ci sembrano opposte a quanto detto in documenti nazionali e locali, interviste, interventi, conferenze stampa e lontane anche da quelle sull’istituzione dell’Area Marina Protetta – non favorevoli nell’immediato e fino al permanere del Commissario Barbetti alla guida del Parco, ma che almeno chiedono l’apertura di una discussione ed un approfondimento degli studi esistenti - dei Comuni di Rio nell’Elba e Campo nell’Elba. Oppure, è forse per rappresentare questo giudizio negativo sui Parchi Nazionali, che si allinea politicamente a quelli già espressi dai Sindaci di Centro-destra del Giglio e di Porto Azzurro, che il Sindaco Logi è stato eletto, in quota centro-sinistra, nel prossimo Direttivo del Parco come rappresentante della Comunità del Parco? Noi continuiamo a sperare che non sia così ed aspettiamo fiduciosi una netta e coerente presa di distanza anche da queste pericolose dichiarazioni del Sindaco Logi.


Marciana scorcio

Marciana scorcio

punta nera pomonte panorama

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