Visto la sentenza del Tar del Lazio riguardante i parcheggi blu a Roma e la successiva decisione del sindaco Alemanno di annullare in autotutela il provvedimento adottato dalla precedente Amministrazione comunale romana, vorrei chiedere al sindaco e all’assessore al Traffico di Portoferraio se non sia il caso di autotutelarsi allo stesso modo, onde evitare ricorsi e successivamente rimborsi ai vari multati, naturalmente a scapito dei cittadini. Chiedo l’annullamento o la sospensione dei parcheggi blu - anche perché secondo la previsione seguente sembra che qualcosa non torni: “Rivedere delimitazione delle zone di particolare rilevanza urbanistica nelle quali sussistono esigenze e condizioni particolari di traffico, ai sensi dell’art.7, commi 8 e 9, del Codice della Strada" (decreto legislativo n.285 del 1992). Chiedo tutti gli atti, dagli estremi ignoti, con i quali il Comune di Portoferraio ha accertato la rilevanza urbanistica dell’area in questione, e di tutti gli atti con cui il Comune di Portoferraio ha autorizzato l’installazione di soste tariffate alla società vincitrice della gara; e ogni atto presupposto, conseguente o comunque connesso. Faccio presente: - che l’art.7 del codice della strada consente all’Amministrazione comunale di realizzare parcheggi a pagamento a condizione che vengano contemporaneamente realizzati, nelle immediate vicinanze, parcheggi gratuiti; - che ai sensi della predetta norma, è possibile procedere all’istituzione di parcheggi a pagamento senza la contemporanea istituzione di parcheggi gratuiti solamente “nelle zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta, nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico”; - che nell’area “Alto fondale, punta del Gallo e zona Linguella” il Comune di Portoferraio ha fatto installare parcheggi a pagamento (con orario fino a notte inoltrata) senza riservare alcuna area a parcheggio libero. Quindi chiedo di prendere visione degli atti relativi all’istituzione dei parcheggi in questione, al fine di verificare la legittimità dell’azione amministrativa e di tutelare - secondo la mia funzione istituzionale - gli interessi collettivi degli utenti; nonché di richiedere la riduzione dei parcheggi a pagamento in modo da ripristinare il giusto rapporto fra parcheggi gratuiti e parcheggi a pagamento. Richiedo altresì l’applicazione dell’art.7, commi 7, 8 e 9 del Codice della strada (d. lgs. n. 285 del 1992) [1], degli artt. 2 e 4 del DM n.1444 del 1968, dell’art.3 della l. n. 241 del 1990 [2], e chiedo di verificare la delibera, che non chiarisce la specifica ragione per la quale a zona è stata definita “di particolare rilevanza urbanistica”; limitandosi a tal riguardo a richiamare uno “studio” che non risulta allegato al provvedimento (e che pertanto non può essere considerato idoneo ad integrare una valida motivazione - in definitiva, non v’è traccia - agli atti di causa - di uno studio che dimostri, con dati obiettivi, come (ed in base a quale criterio), in che modo il numero dei parcheggi sia stato commisurato al fabbisogno effettivo e in che modo le esigenze dei residenti siano state considerate. Chiedo se il provvedimento è dotato di una idonea istruttoria. Ritengo che esso appaia altresì sommariamente ed insufficientemente motivato. Visto che autorevole giurisprudenza (Cass. ss.uu. n.116/2007) ha già inaugurato un orientamento che stigmatizza come illegittima la violazione, da parte dei Comuni, dell’ “obbligo di istituire zone di parcheggio gratuito e libero in prossimità di aree in cui è vietata la sosta o previsto il parcheggio solo a pagamento”; e visto che, in definitiva, i provvedimenti in forza dei quali sono stati istituiti i parcheggi a pagamento sono meritevoli di annullamento, siccome viziati da eccesso di potere per carenza di parcheggi liberi nelle zone vicine in definitiva, chiedo al sindaco di rivedere la convenzione con la ditta e in parte la possibilità di ridisegnare le zone a pagamento con quelle di parcheggio libero.
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