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Aventino 2008

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 20 giugno 2008

Caro Sergio, riprendo il tuo “A sciambere”, quello di “attenti, eh” , perché “la situazione è grave, ma non seria” (Flaiano). Questa opposizione da compagnucci della parrocchietta mi dà la nausea. Si ripete in fotocopia la situazione del 2001 (qualcuno aveva dei dubbi?), e Veltroni non sa dire altro che “così si interrompe il dialogo”. D’Alema aggiunge, bontà sua, che “il clima è pesante”. Tanto valeva dire “piove, governo ladro”, che era più preciso. Non so quanto tempo impiegherà il popolo del PD a mandare in pensione il Gatto e la Volpe (Veltroni-D’Alema). So solo che, a distanza di 84 anni, capisco meglio perché Mussolini riuscì a instaurare la dittatura fascista, visto che l’opposizione democratica si era ritirata sull’Aventino. Sappiamo tutti che la storia si ripete e la tragedia diventa farsa. Ma è una farsa che non fa ridere. Se il principio elementare “la giustizia è uguale per tutti” è negoziabile (da molto tempo, ormai), possiamo essere certi che la cosiddetta Seconda Repubblica è in agonia. Non è necessariamente una cattiva notizia: il momento più buio della notte è quello che precede l’alba. D’altra parte, bastarono tre anni per passare dal momento di massima esaltazione del fascismo (10 giugno 1940) alla sua caduta (25 luglio 1943). Speriamo che nel frattempo si formi l’equivalente del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale). Ci sono almeno sette-otto milioni di italiani che aspettano da una vita il loro 25 aprile. Cesare Sangalli P.S. Le polemiche politiche elbane continuano ad essere per lo più incomprensibili (Tozzi le ha definite giustamente “divertenti”). Adesso è una specie di “tutti contro tutti”, che assomiglia tanto ad un “si salvi chi può”. Semplificate, per favore: provate per esempio a spiegare perché, a 12 anni dall’istituzione del Parco, ancora non riusciamo a fare davvero la raccolta differenziata , visto che a mettere il proprio uomo dentro ESA (per fare “la rivoluzione dall’interno”, direbbe Stefano Castells), c’erano gli stessi che oggi si lanciano accuse (PD, Rifondazione, Isola e la Città). Smemorati.


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