Leggo un intervento di Tortolini sul PNAT, che deve essere “amico dello sviluppo e dei cittadini”, e mi pare subito caratterizzato da una dicotomia (Parco, da una parte; cittadini, dall’altra) che la dice lunga sulle idee del PD in generale su questo problema; così come l’individuazione del nucleo del problema dell’ente Parco nel rapporto tutela-sviluppo, forse inconsapevolmente dichiara un’opzione –quella dello sviluppo- rispetto alla quale è aperto un dibattito a livello internazionale e, ci dispiace per Tortolini, scientifico che la vede come prospettiva tutt’altro che certa. Il rischio è che riguardo a quella “vera frontiera” tutti si sentano chiamati a produrre idee e scelte, senza riferirsi a chi quei problemi li ha affrontati con i giusti strumenti di analisi, e nelle molteplici implicazioni di medio e lungo periodo. La rivendicazione alla “politica” del compito di determinare le linee e le scelte è di per sé ovvia, ma necessita di distinzioni molto precise: poiché se per “politica” si intende l’investitura elettorale che qualifica gli eletti come portatori della volontà del popolo, oltre ogni riferimento alle competenze specifiche che devono sapere attivare, essendo in linea generale da escludere che le possiedano da sé o le abbiano ricevute per infusione divina all’atto dell’elezione, questa rivendicazione è esattamente quanto dice Berlusconi. In questo senso bisognerebbe che Tortolini confortasse i suoi auspici per lo sviluppo –“la nautica, il mare e la portualità, il recupero dei beni culturali, la qualificazione delle strutture turistiche e la qualità urbana, le piccole e medie imprese, affrontare il nodo del costo e della gestione dei servizi, un nuovo governo unitario per tutta l’Isola”- con delle analisi economiche, con due conti, con degli studi. Perché ‘se chi ha responsabilità politiche immagina di poter attuare un governo concreto di una comunità prescindendo dal primato della scienza’, (si pensi solo alle politiche della salute, scolastiche o sociali) forse sta facendo gli interessi di qualcuno, ma non quelli di tutti. Come Berlusconi, appunto.
Elba in volo dal Capanne