L’Associazione Ecologico – Scientifica “Mareamico” esprime grande preoccupazione per i contenuti dell’emendamento presentato dal Governo in sede di conversione del Decreto Legge “Misure straordinarie per l’emergenza nel settore dei rifiuti nella Regione Campania”, emendamento che prevede – tra l’altro – la soppressione dell’Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica applicata al Mare-ICRAM, nel contesto di una ipotesi di accorpamento all’interno di un nuovo Istituto di ricerca per la protezione ambientale denominato IRPA delle funzioni svolte da APAT, dal segnalato ICRAM e dall’Istituto Nazionale per la fauna selvatica. Nel segnalare – anche sotto il profilo normativo e regolamentare, trattandosi della conversione di un Decreto Legge – la sede incongrua adottata nel caso in esame, e quindi la necessità che la materia venga affidata e discussa nell’ambito di uno specifico provvedimento ad hoc, si evidenzia: 1. che con la proposta in esame si annulla e si vanifica di fatto un importante patrimonio di professionalità, di studio e di proposte in campo ambientale, concretamente rappresentato in Italia dall’ICRAM. 2. che in un momento di forte tensione e preoccupazione per le emergenze ambientali relative ai mari italiani e più in generale al Mediterraneo, si indeboliscono, con la soppressione dell’ICRAM, i meccanismi di prevenzione, di protezione e di salvaguardia nella logica di una allentata attenzione alle tematiche ambientali. 3. che l’emendamento non appare raccordato e concordato con l’altro Ministero interessato alla materia e cioè il Ministero della Pubblica Istruzione (Ricerca Scientifica). Tutto quanto premesso si chiede che il richiamato emendamento venga “stralciato” rispetto al percorso di conversione in legge del D. L. sui Rifiuti.
Gorgonie subacqueo fondale