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A Sciambere con la vignetta di Yuri

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 03 giugno 2008

Caro Yuri Mi hai inviato la vignetta qui accanto che pubblico perché è spiritosa anche se non condivido i tuoi punti di vista su Parco, A.M.P., Gestione di Pianosa, Montecristo, discese in campo di orologiai, operato del Presidente del Parco ... in pratica su tutto il fronte delle politiche ambientali locali. Lo faccio con un po' di orgoglio pure, Elbareport è un giornale senza padrini né padroni, né "amici sbonzor" da temere, Elbareport non deve "rispetto" ad armatori, tour operator, banche, amministratori, segreterie politiche e logge, non "deve" essere carino proprio con nessuno per contratto. Sull'essere irrispettoso questo giornale ha basato la sua fortuna, del dissenso si è nutrito, figuriamoci se ha paura del dissenso interno, della diversità dei punti di vista di chi ci scrive o ci disegna o ci "fotovignetta". Ti ripeto semplicemente qui quello che ti ho scritto in privato: ognuno di noi evidentemente ha una "fissa": Martinenghi quella della Provincia Elbana (e vedo che almeno un adepto lo ha trovato), Marchetti ha quella dell'ambientalismo del fare quello che ci pare, tu hai quella del Tozzi cinico e baro, "summa" dei nuovi mali dell'Elba. Qualcuno che non la pensa come te (ma non ci dista molto) mi ha parlato ieri chiedendomi se non mi preoccupava l'essere "così isolato". Gli ho risposto di aver passato periodi pure peggiori, una quindicina di anni fa quando a difendere l'istituzione del parco eravamo pochi di più che a difendere l'operato di Tozzi oggi, ed a contestarla molti ma molti di più. All'epoca non c'erano blog e pubblici sfogatoi da usare per insinuare, mentire, insultare il prossimo in forma anonima o (meno frequentemente) firmandosi, forse per questo gli atti di intemperanza nei confronti di chi ti scrive ed Umberto Mazzantini si sostanziavano in frequenti (anonime) minacce via telefono, dispettucci quali lo smontaggio o il taglio delle gomme dei mezzi di locomozione di casa ed altre simpatiche consimili azioni. Ma il Parco era idea (nazionale ed europea) più forte della locale opposizione e finì semplicemente come doveva finire. Ah .. dimenticavo: anche allora c'era chi faceva "il gatto tra le botte" e tentava disperatamente di stare coi frati e zappare l'orto, pronto a correre in soccorso di chi avesse vinto, la plebe aizzata o lo Stato (e l'Europa) pronto a trasformarsi in antiparchista della prima ora o in padre del Parco. Vedi Yuri io la penso come Finardi circa l'avere ragione che "..non è un dogma statico o una religione .." ma non mi sono mai preoccupato di capire preventivamenente se stavo in maggioranza o in minoranza, mi sono sempre schierato con chi credevo stesse nel giusto e soprattutto dalle parti delle mie personali idee, pure se questo comportava rimanere da soli. Se nel caso poi dalla mia parte (e dalla parte di Tozzi e di Mazzantini) ci sono i documenti firmati a Bonn tre giorni fa (conferenza mondiale sulle biodiversità) dal governo italiano (di centrodestra) le cui forze costituenti fanno discorsi diversi quando sbarcano alla Bonalaccia, e condivisi dal centrosinistra italiano (nel quale né Realacci ma neppure Manciulli si possono permettere di condividere il "crucifige" di Tozzi ed i punti di vista di Mazzei e Marchetti)... beh allora sono un poco più tranquillo di non essere solo.


fotovignetta delle simpatie

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