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Dalle Associazioni Venatorie un "dissenso" verso i sabotatori dei chiusini

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 01 giugno 2008

Le Associazioni Venatorie Elbane , rilevata la larga eco sollevata anche dai locali organi di stampa in relazione agli asseriti episodi di vandalismo perpetrati a carico delle gabbie per la cattura controllata dei cinghiali all’interno del PNAT dei quali si imputa pubblicamente la responsabilita’ ad appartenenti alla categoria dei cacciatori, rammentano preliminarmente il basilare concetto che prima di reputare e considerare “condannato o colpevole” un soggetto asseritamente sorpreso in atteggiamento integrante estremi di reato, occorre (e qui non si entra volutamente nel merito non essendo di propria competenza) il passaggio in giudicato e la conseguente irrevocabilita’di una sentenza di condanna pronunciata dal giudice penale naturale. Le Associazioni Venatorie esprimono comunque il proprio dissenso ad episodi come quelli narrati dagli organi di stampa, censurando tali comportamenti sia che questi siano stati posti in essere dalla categoria dei cacciatori o meno, perche’ contrari al dettato di legge. Riguardo alle iniziative che potranno nell’eventualita’ essere prese dalle organizzazioni interne dei cacciatori di cinghiale nei confronti dei propri appartenenti, le Associazioni Venatorie non sono in grado, materialmente e funzionalmente , ne’ di invitare , sollecitare e/o stimolare alcuna iniziativa cosi’ come invocata e indicata dalle associazioni ambientaliste godendo dette organizzazioni di cacciatori propria autonomia decisionale- organizzativa. Riguardo alle iniziative decisionali delle associazioni venatorie elbane , queste non necessitano di essere suggerite o consigliate da alcuno, essendo in grado di adottare tutte quelle nell’eventualita’ ritenute opportune e sempre se queste sono consentite dalla legge e dallo statuto e comunque e sempre nel rispetto della volonta’ dei propri iscritti.

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