Anche nell'ultimo Consiglio comunale sono venute alla luce le numerose contraddizioni dell'asfittica maggioranza che governa il Comune di Portoferraio tanto è vero che l'ordine del giorno della riunione non è stato esaurito anche a causa delle fibrillazioni e crisi d'identità di alcuni consiglieri di maggioranza. La giunta che governa Portoferraio è di fatto costituita da una minoranza elitaria e prepotente, espressione politica di un monocolore del partito democratico. Poco cambia il fatto che sulla stampa appaiano articoli a sostegno del sindaco Peria da parte di sedicenti organizzazioni di sinistra. Senza voler sollevare dubbi sulla rappresentatività di alcuno, è evidente che certe posizioni attribuite ai Verdi e alla Sinistra Democratica non sono certo derivanti da alte motivazioni politiche, bensì determinate dalle necessità di salvaguardare le poltrone occupate da importanti esponenti della Sinistra Democratica e dal locale responsabile dei Verdi, oggi stipendiati con denaro pubblico quale presidente e addetto stampa della Comunità Montana. E' chiaro che la logica di una vera sinistra non può essere interna e succube alle logiche di palazzo e alle connesse corse a questa o quella poltrona. La realtà è quella di un Comune alla paralisi, che sperpera denaro pubblico in aumenti da nababbi per un ristretto numero di dirigenti privilegiati, mentre sul territorio imperversa la recessione economica e le famiglie sono in grave difficoltà. La realtà è quella di un'amministrazione che, contrariamente a quanto era stato scritto nel programma, non ha risolto l'emergenza abitativa degli Orti e del Coppedè, sta per privatizzare gli asili nido comunali, sta consentendo l'appropriazione di una parte delle Fortezze per appartamenti privati, ha aperto cantieri a ridosso della stagione turistica che non riesce a terminare, mantiene le orribili barriere antiterrorismo sul porto, ha consentito all'ASL di ridurre del 25% i posti alla residenza sanitaria per anziani di San Giovanni, copre la dirigenza ASL nella costante riduzione dei servizi ospedalieri, stanzia 15.000 euro per la compagnia aerea Elba Fly ma solo 10.000 per i contributi alle famiglie che pagano affitti onerosi, ammorba e tartassa i cittadini con parcheggi a pagamento ed autovelox; ha pignorato i conti correnti dei piccolissimi debitori del comune per modestissimi importi mettendo in difficoltà molte famiglie nel pagamento di mutui e prestiti, si disinteressa del problema dei posti barca dei residenti; ha tradito il principio della democrazia partecipativa tanto è vero che l'ultimo bilancio è stato approvato senza neppure uno straccio di assemblea con i cittadini. Sull'urbanistica poi, nessun passo avanti: approvato grazie a Rifondazione, ormai da quasi due anni il nuovo regolamento urbanistico, nessun piano attuativo è stato ancora sostanzialmente avviato a cominciare dai Piani di Edilizia Economica e Popolare. Le abitazioni che Casalp dovrebbe costruire all'Albereto vengono annunciate dalla giunta periodicamente ma ancora non sono neppure stati approvati i progetti né il Comune ha acquisito la disponibilità dei terreni. Eppure per queste ipotetiche abitazioni la nuova maggioranza ha impegnato ben 130.000 euro che su nostra proposta erano invece destinati dal Consiglio comunale nel giugno 2007 ad una soluzione rapidissima delle tragedie del Palazzo Coppedè e degli Orti. Come tutte le giunte comunali deboli, si pensi all'ultimo periodo di vita della giunta Ageno, l'amministrazione Peria dà continuamente sfoggio di presunzione ed arroganza, tanto da rifiutarsi di votare ogni tipo di emendamento proposto dalle minoranze sui vari documenti all'ordine del giorno del Consiglio Comunale, compresi quelli di mera rettifica o contenenti valutazioni di comune buon senso. Si conclude così nella paralisi e nella delusione generalizzata di tutti i cittadini portoferraiesi una stagione politica che era sorta nella primavera del 2004 con ben altri auspici a livello politico e sociale. Sfidiamo il Sindaco ad un confronto pubblico sui temi che abbiamo sollevato, confronto al quale sfugge da tempo nonostante i nostri ripetuti inviti. La sinistra portoferraiese dovrà raccogliere la sfida derivante dal fallimento delle politiche locali del Partito Democratico e del Centro - Destra, cioè dei due soggetti in cui si articola anche sul nostro territorio il sistema di potere Veltrusconiano, chiamando a raccolta le energie migliori e più giovani della città perché la prossima legislatura sia davvero quella del cambiamento e della rinascita grazie ad una lista che ponga al centro della politica locale la creazione del Comune Unico, l'abolizione dei privilegi dei politici e degli sperperi del denaro pubblico, la difesa dell'ambiente, i diritti dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati, dalla casa, alla sanità, dalla cultura alla libera e responsabile ideazione del proprio futuro per le giovani generazioni. Già in altre zone della Toscana la vera Sinistra ha saputo sconfiggere le vampiresche e poltronare burocrazie del Popolo delle Libertà e del Partito Democratico, anche a Portoferraio ed all'Elba può succedere altrettanto.
Palmieri Lupi Forti