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Controcopertina: Bramerini: «L’Elba deve realizzare gli impianti di Piano»

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 30 maggio 2008

«La Pubblica amministrazione non deve cadere vittima della sua sindrome di Nimby, quella che la porta ad affermare ‘non sulla mia scrivania’, altrimenti non sarà possibile mettere in atto una politica di incremento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili». E’ l’affermazione finale dell’assessore regionale all’ambiente, Annarita Bramerini, che ha concluso a Portoferraio la seconda sessione, dedicata alla sostenibilità nelle isole, della Prima conferenza europea sulle isole minori, che si concluderà domani al centro congressi De Laugier. Per spiegarla con un esempio Bramerini ha riferito dell’affermazione fatta nella conferenza dei servizi chiamata a pronunciarsi sulla richiesta di installazione di un parco eolico in Toscana, circa presunti problemi psicologici che le pale degli aerogeneratori potrebbero creare. L’assessore ha affermato invece che la ricerca e la tecnologia possono aiutarci a rendere economicamente competitive le fonti rinnovabili e che la cultura e l’educazione delle giovani generazioni possono contribuire ad accrescere la sensibilità ambientale dei cittadini di domani. Passando al tema dei rifiuti, Bramerini ha detto che l’Elba deve realizzare tutti gli impianti previsti dal Piano provinciale, a partire dall’adeguamento della discarica di Literno e dall’impianto di compostaggio, il Buraccio a Porto Azzurro, che si affianchi a quello di selezione e produzione di combustibile derivato da rifiuti già in funzione. «Ciò permetterebbe – ha precisato Annarita Bramerini – separando la frazione secca da quella umida, di ridurre di un terzo la quantità smaltita attualmente a Rosignano e i conseguenti costi, in una realtà dove, per il grande afflusso turistico, la quantità di rifiuti prodotta annualmente per ogni cittadino è di 1064 chili, contro i già alti 704 della media regionale». L’assessore ha ricordato che la Regione ha destinato all’Ato della costa 9 milioni di euro per i prossimi tre anni e come per tutta la Toscana ci siano altri 8 milioni di euro per incentivare la raccolta porta a porta e la differenziata, settore in cui l’Elba è ferma al 13,6% contro il 34% di media regionale. L’assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti, ha fornito invece i dati sulla dispersione della risorsa idrica. «All’Elba – ha detto l’assessore – il 44% dell’acqua immessa in rete non giunge ai rubinetti. Siamo molto al di sopra della pur non buona media nazionale, che è del 36%, ed occorre porre rimedio a questo spreco». Betti ha infine affermato che spesso si esagera con gli atteggiamenti protezionistici, che impediscono anche l’installazione di impianti “puliti” di produzione di energia, dicendosi poi favorevole all’installazione di impianti eolici off shore, cioè in mare.


Elba in volo dal Capanne

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