Tiro Fisso 5: La sinistra invasa Caro direttore, non si scrive quando siamo d'accordo su tutto (tranne una parola) come lo sono io con il tuo "a sciambere di oggi". E invece io ti scrivo lo stesso perchè quella parola sulla quale non sono d'accordo è l'errore di fondo che se perpetuato porterà definitivamente alla tomba tutte le sinistre di questo mondo. Non è assolutamente vero che la sinistra è stata ed è "distante dalla società": la sinistra è stata invasa dalla società! La sinistra ha assunto il paradigma della politica-marketing per il quale vuole dare sempre ragione "alla gente", non rendendosi conto che "la gente" non esiste. E' questo il punto di analisi radicalmente sbagliato che ha portato alla sconfitta la sinistra. Non c'è (solo) da ascoltare la società, c'è (soprattutto) da fare una proposta alternativa alla società: da offrirgli un progetto che non sia la monomania della crescita economica, vero dogma bipartisan che sovrasta tutto e tutti. E che palle con questa sinistra che si sarebbe staccata dalla società! La sinistra ha perso perchè si è fatta società rinunciando alla sua funzione progettuale e padagogica. E se continua così, "big gim asfalto" ci sta altri vent'anni! Tiro Fisso 5 Salvatore Insalaco: Questo piccolo grande amore E' scoppiato l'amore tra il Partito Democratico e il nascente governo del "Principale esponente del partito avverso" a W. Veltroni. "L'Innominato" della campagna elettorale Silvio Berlusconi, si è concesso pure di ironizzare: "a Valteee, questo inciucio se pò fa, se pò fa". Stiamo assistendo alla nascita del regime Demopopolaredellalibertà. Tutti a braccetto governo Luce e governo Ombra. Quello vero che si prepara a spedire al proprio paese d'origine gli zingari, causa di tutti i mali d'Italia e ad affondare i barconi dei disperati che scappano dalla miseria e dalle guerre, e quello finto che non serve ad una seppia e per questo riconosciuto solennemente e ufficialmente dal Manovratore, addirittura dalla sede della nostra democrazia: il Parlamento. Appena due anni fa, alla nascita del governo Prodi, Berlusconi riteneva il nuovo governo frutto dell'imbroglio elettorale. Quindi governo usurpatore e illeggittimo. Di fronte alle grandi difficoltà in cui s'è trovato a operare, da subito, quel vero galantuomo di Prodi, Berlusconi, sbattendosene del danno che si poteva arrecava all''Italia, mise in campo tutti gli ostacoli più sconsiderati pur di abbattere quel governo in cui partecipava per la prima volta tutta la sinistra. Persino i senatori a vita venivano insultati e sbeffeggiati, dimostrando insensibilità costituzionale e gran maleducazione nei confronti di personalità che hanno dato lustro al nostro Paese. Alla fine con la complicità del disperso Mastella e dell'altrettanto disperso Dini, ripagato subito con i 30 denari dell'elezione, il partito della libertà provvisoria riuscì a buttare a mare il governo del risanamento economico. Ora fa il buonista cercando e ottenendo dialogo da un PD frastornato dal deludente risultato elettorale diviso al suo interno dalle tante anime. Con un colpo di spugna il Partito Democratico ha dimenticato tutto e propone il dialogo che, se avverrà, sarà solo su materie che non recheranno alcun danno alla "roba" di sua maestà Berlusconi IV. Certo, dopo una legislatura in cui "l'Innominato" ha salvaguardato tutti i suoi interessi economici e giudiziari, adesso, in questa legislatura, con una maggioranza molto ampia, vuole provare a giocare a fare lo statista elargendo pacche sulle spalle e sorrisi. Purchè non si tocchi la legge sull'editoria, quella sulle sue televisioni, quella sulle sue assicurazioni, le sue banche, ecc... Ancora una volta stanno abboccando all'amo come ai tempi della Bicamerale del primo governo Prodi, quella che doveva preparare le grandi riforne istituzionali ma che poi finì impantanata sugli interessi economico-giudiziari del cavaliere. Il Partito Democratico si appresta quindi a collaborare con una maggioranza di governo che al suo interno ha una sfilza di persona impresentabili Ciarrapico, dell'Utri, Calderoli e via elencando. E intanto in maniera Bipartisan si preparano ad epurare un pò di giornalisti scomodi dalla televisione pubblica. Solo Di Pietro, alleato del PD, ha avuto il coraggio di ricordare agli italiani la storia giudiziaria del Premier e per questo è stato subito contestato clamorosamente dalla destra, silenziosamente dal centro, bipartisan appunto. Ci avviamo, ahimè, "pacatamente, serenamente" verso un regime piatto e conformista e si comincia a vedere quale danno per la democrazia comporta l'assenza dal parlamento di un partito della Sinistra. Salvatore Insalaco
Mirino