E' ufficiale: presso la sede del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, la società Terna ha oggi ufficializzato lo studio di fattibilità, durato alcuni mesi, del cavo sottomarino (da Torre del Sale a Portoferraio) che garantirà la sicurezza dell'approvigionamento energetico per l'Isola d'Elba, risparmiandole nel contempo l'offesa paesaggistica di circa 80 tralicci dell'alta tensione, originariamente previsti nel progetto iniziale di Enel Distribuzione. La modica sostanziale del progetto comporta il passaggio della titolarità della realizzazione a Terna. “Un esempio virtuoso di come il dialogo tra Società, Enti Locali e del territorio e comitati di cittadini porti a miglioramenti sostanziali dei progetti, rendendolo accettabili”, è stato il commento unanime del Comune di Portoferraio, del Parco Nazionale e della Comunità Montana, presenti all'incontro assime ai Comuni interessati di Porto Azzurro e Rio Marina. Cinquanta milioni di euro, a tanto ammonta l'investimento della Società Terna, per metter in sicurezza l'isola da qualsiasi rischio di black out, attraverso l'ammodernamento (e consistente interramento) di una linea ad alta tensione esistente e la chiusura dell'anello con il cavo sottomarino. L' atteso annuncio è giunto a diversi mesi dalla chiusura – metà 2007 - di un tavolo tecnico istituito dopo la sospensiva dei lavori di costruzione dei tralicci, ottenuta da Enti Locali e Comitati di cittadini che si erano opposti, un tavolo che aveva poi trovato la soluzione alternativa oggi approvata ufficialmente. I lavori di ammodernamento della linea esistente (S.Giuseppe–Portoferraio) sono previsti nel 2009, la posa del cavo sottomarino (a 1-1,5 metri sotto i fondali con batimetriche da 10 a 70 metri) per il 2011; nel frattempo le linee esistenti sono, come di prammatica, sottoposte ad una costante manutenzione.
Scoglietto sub fondale 4