El sueño de la razón produce monstruos - Il sonno della ragione genera mostri. Sono passati più di 200 anni da quando Francisco Goya titolò così la sua incisione ad acquaforte, 200 anni che talvolta sembrano passati invano, perché quella "lezione" sembra caduta nel vuoto. Abbiamo scoperto nelle ultime ore di vivere in una nazione miserabile (nel senso del da commiserare) nel quale centinaia di sciagurati (lumpenproletariat si sarebbe detto un tempo) aizzati dalla camorra compiono spedizioni punitive contro chi ha il torto di essere ancor più povero, non avere casa, scrivendo la pagina forse più vergonosa e più fascista della storia della Repubblica, senza una reazione minimamente commisurata dello Stato. Abbiamo visto la terza carica dello Stato fresca di nomina, abdicare immediatamente dal suo ruolo di garante, giustificanto gazzarre e fischi per parteggiare indecentemente in un dibattito parlamentare per la corrente già capitanata, come se presiedesse il parlamento di una repubblica delle banane e non quello di uno Stato Europeo. Abbiamo visto una sedicente opposizione in stato narcotico, incantata e ormai prossima all'orgasmo dalle blandizie, per le dichiarazioni di non belligeranza di un signore che ha fortissimi interessi (prima di tutto personali ed economici) a non belligerare. Il sonno della ragione genera mostri: il sonno della cultura, il sonno dell'impegno politico, il sonno del rigore morale, il sonno dell'austerità, il sonno dell'autoironia, il sonno del personale disinteresse, il sonno della legalità praticata, il sonno dell'altruismo, il sonno dell'antifascismo hanno generato i Berlusconi, i Fini ed anche questo ectoplasma di opposizione che non ha la minima intenzione di opporsi, coerentemente, come lo scrutatore non votante, il gigolò impotente, la vedetta cieca. Però il sonno della ragione ha prodotto anche una sinistra perdente, distante dalla società, incapace di dialogarci e da rifondare partendo da un sano "repulisti mentale", partendo, perché no, dalla consultazione di operine minori quali "Prezzo, salario e profitto", ma comprendendo che è il tessuto culturale della sinistra e d'Italia che va ricostruito, confrontandosi con la modernità e con le tematiche nuove, prima tra tutte la battaglia per la salvezza del pianeta, per elaborare originali e più alternative risposte, con la coscienza che la conquista delle coscienze richiede lavoro, sacrificio, tempo, che probabilmente si tratta di piantare alberi di cui altri coglieranno i frutti. Ma è un lavoro da fare.
Il Sonno della Ragione