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A Sciambere dei Rom e delle serenate

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 14 maggio 2008

Il culmine della giornata lo si è toccato con la risposta di Letta (nipote) a Floris "C'e qualcosa del discorso di Berlusconi che non le è piaciuto?" pausa e poi: "No". Ma che carino! Queste sì, c'è venuto da pensare, che sono soddisfazioni: trovarsi a constatare di essere cittadino di una repubblica che ha questa "opposizione" e che annuncia ad esempio, attraverso il capo del nuovo governo, misure xenofobe quando non dichiaratamente razziste (il commissario ai ROM? a quando quello ai nordafricani? e agli ebrei quando?), un paese felice dove opposizione e maggioranza chiamano "confronto politico" un mandarsi i bacini. Che capolavoro tattico questo PD! Vampirizzare i voti della sinistra agitando la paura della vittoria di Berlusconi e poi utilizzare i medesimi per sedersi in un parlamento che gli fa la serenata. Fuori solo per restare ai Rom il paese è cattivo più di prima, un quartiere intero a Napoli si mobilita per andare a picchiare gli zingari, brucia le baracche dove stanno dei bimbi rom, che si salvano a stento, dopo che una ragazzina di 17 anni è stata salvata dalla polizia da un tentativo di linciaggio da parte di 60 persone (sessanta), perché accusata dalla madre di una neonata (e soltanto da lei) di aver (forse) tentato di rapirle la figlia. La mammina napoletana che "Studio Aperto" fa diventare un eroina beandosi di farle dire ".. se avessi avuto un coltello glielo avrei infilzato dappertutto..". Questo dopo che gli ultimi tre episodi di "tentativo di rapimento" di bambini in Italia da parte degli zingari, strombazzati da una informazione allarmista e sensazionalista si sono rivelati tutti frutto di isteriche fantasie genitoriali (ma questo quasi nessuno lo ha scritto ed in pochissimi lo hanno letto). Anna Finocchiaro intanto s'indigna perché un giornalista dice davanti alle telecamere quello che sta scritto da anni su dei libri, i cui autori non smentiti né querelati, vivono sotto scorta, e cioè che il nuovo presidente del Senato ha avuto delle pessime frequentazioni, e dei soci in affari condannati successivamente per mafia (fatto che prudentemente peraltro nessuno degli indignati smentisce). Nessuno dei nuovi zerbini di sua maestà si indigna così clamorosamente per il tentativo di "pogrom" partenopeo. Sì, facciamoci il crocione e tocchiamolo con mano nella maniera più brutale: la sinistra parlamentare in Italia non esiste più, nessuno in questo parlamento ha le carte in regola per rappresentarne la cultura, i valori ed i bisogni, dovremo come suggeriva Troisi ricominciare da tre.


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