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Martinenghi torna a proporre la provincia insulare

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 13 maggio 2008

La notizia pubblicata in anteprima su Elbareport, dell’approvazione odierna in Regione della “Unione di Comuni” invece della prevista “Comunità di Arcipelago” mi induce ad una correzione “al volo” del precedente comunicato, con preghiera di pubblicazione e/o rettifica. Molti cordiali saluti, Stefano Martinenghi. Apprendiamo che la Giunta Regionale ha oggi confermato il taglio della Comunità Montana dell’Arcipelago, sostituita da quella “Unione di Comuni” che la legge 267/2000 all’art 32 definisce: “ Ente locale costituito da due o più Comuni allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza……si applicano le norme in materia di composizione degli organi dei comuni……alle Unioni competono gli introiti derivanti dalle tasse, dalle tariffe e dai contributi sui servizi ad esse affidati”. L’Ente scelto dalla Regione per amministrare il complesso territorio dell’Elba Arcipelago è sprovvisto di ogni autonomia che non sia quella di darsi un proprio regolamento per fare andare d’accordo i Sindaci e gli assessori dei diversi Comuni che ne comporranno gli organi e le commissioni. E dovranno stabilire quali introiti comunali farvi confluire per sostenerne le spese. Alle consuete tensioni interne alla Comunità Montana si sostituiranno le liti fra sindaci ed assessori che dovranno coordinare le attività e stabilire a quali introiti rinunciare a favore del nuovo Ente per mantenerlo. Così l’Elba Arcipelago è stata resa ancora più succube della Provincia di Livorno e non risolverà alcun problema. Per amministrare un territorio difficile e complesso come l'Elba Arcipelago, la legge 267/2000 ha previsto un preciso Ente territoriale con ben altra autonomia regolamentare, finanziaria, realizzativa e politica: la Provincia. La Costituzione all'art. 114 la definisce: "ente autonomo, con proprio statuto, poteri e funzioni"; la l. 267/2000 specifica tali poteri e funzioni: 1) (art. 19) FUNZIONI AMMINISTRATIVE IN 11 SETTORI VITALI PER IL TERRITORIO: a) ambiente, b) risorse idriche, c) beni culturali, d) viabilita' e trasporti, e) parchi e riserve naturali, f) caccia e pesca, g) discariche rifiuti e scarichi acque, h) sanita' igiene e profilassi, i) scuole superiori, l) Enti locali; oltre a realizzare opere rilevanti (infrastrutture) nei settori produttivi, commerciale, turistico, sociale, culturale e sportivo. 2) (art. 20) FUNZIONI DI PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO DEI COMUNI ATTUATE CON “PROGRAMMI PLURIENNALI” ED IL "PIANO TERRITORIALE", che determina gli indirizzi di assetto del territorio riguardo: a) vocazione delle sue parti (es.: aree a vocazione turistica, commerciale, industriale, mineraria, di riserva naturale, etc.); b) localizzazione delle maggiori infrastrutture e linee di comunicazione (es.: terza linea di navigazione, porti turistici, aereoporti, strade; fognature, depuratori e condotte a mare; discariche rifiuti e termovalorizzatori; ospedale e pronto soccorso comunali; centro congressi internazionale), c) sistemazione idrica, idrogeologica e idraulico-forestale (es.: condotte idriche, desalinizzatori, pozzi; messa in sicurezza fossi), d) aree nelle quali sia opportuno istituire Parchi o riserve naturali ( es.: Parco e AMP: dove, come e quanto in relazione a turismo, residenti e pesca). 3) (art. 149 e seg.) RISORSE E CAPACITA ECONOMICHE AUTONOME derivanti da tributi locali, stanziamenti speciali dello Stato, partecipazioni in enti pubblici. Riguardo infine i costi di una nuova provincia e' bene leggere l'art. 21, punto 3 lettera g) che specifica: "le province preesistenti (Livorno) garantiscono alle nuove (l'Elba Arcipelago) in proporzione al territorio ed alla popolazione trasferiti, il personale, i beni, gli strumenti operativi e le risorse finanziarie adeguate". Dunque nessun costo aggiuntivo ma solo sottrazione di risorse e potere alla Provincia di Livorno; questo è il problema. Da quanto precede risulta chiaro che il legislatore ha delegato solo alla Provincia ampi poteri e risorse per amministrare un territorio sovracomunale e programmarne l'avvenire della collettivita. Non a caso questi poteri di indirizzo strategici sono state assegnati alla Provincia con eletti democraticamente dal popolo; non a funzionari "nominati" dalla politica di una Comunita' Montana o di Arcipelago che dir si voglia. Si comprendera' ora appieno perche' l'istituzione della nuova Provincia e' LA soluzione per trasformare l'Elba Arcipelago in una piccola Svizzera del Mediterraneo - la Svizzera e' d'esempio per la tutela e valorizzazione dell'ambiente anche a fini turistici; cio' senza nulla togliere alla validita' di proposte quali il "porto franco", che possono essere complementari, non alternative. Oggi chiedere ed ottenere una nuova Provincia e' possibile, grazie alla vigente normativa e volonta' politica di realizzare il "federalismo fiscale". La via maestra e' indicata dalla Costituzione all'art. 133: "la istituzione di nuove province e' stabilita con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa regione". Dunque in prima battuta spetta ai Comuni avviare "la pratica", che poi si perfezionera' con l'approvazione della legge istitutiva in Parlamento, sentita la Regione. Chiarisce infine l'art. 21 L . 267/2000 punto 3 lettera d) che "i Comuni debbono essere la maggioranza dell'area interessata e rappresentare la maggioranza complessiva della popolazione". Dunque nel caso dell'Elba Arcipelago con 10 Comuni e circa 30.000 abitanti (Giglio pero' risiede nella provincia di Grosseto; torneremo su questa "complicazione" risolvibile) occorrera' che almeno 6 giunte comunali rappresentative un minimo di 15.000 abitanti + 1 (se fossero 30.000 esatti) deliberino a maggioranza di volere la nuova Provincia. Cio' avvenuto tutto il resto verra' da se': assenso del Parlamento e della Regione compresi. E' pertanto evidente che alle prossime elezioni amministrative 2009 - che riguarderanno appunto 6 comuni su 10 dell'Arcipelago - sara' importante che i candidati Sindaci indichino chiaramente nel loro programma la volonta' di deliberare l'adesione alla nuova Provincia dell'Elba Arcipelago appena insediati; cio' anche per agevolare la loro vittoria, stante il diffuso favore popolare per questa soluzione istituzionale di autonomia. A conferma di cio'siamo lieti di constatare che ad un anno dalle elezioni 2009 vi sono candidati "in pectore" di liste civiche che gia' hanno manifestate tale volonta' di adesione appreso del costituendo "Comitato Promotore. Sembra un buon inizio, il tempo non manca e l'obbiettivo del Comitato Promotore e' ottenere l’istituzione della nuova Provincia dell’Elba Arcipelago in questa legislatura, entro il 1013. Il responsabile nazionale Stefano Martinenghi Ci pare di capire che Martinenghi non abbia capito: La Comunità d'Arcipelago sarà diversa dalla Comunità Montana e diversa dalle Unioni dei Comuni che sostituiranno (sempre che i comuni interessati lo vogliano) le disciolte Comunità Montane. Quale fortuna sia poi destinata ad avere una iniziativa tendente alla creazione di una nuova provincia in un tempo nel quale il Capo del Governo in carica ha dichiarato (a nostro parere senza avere tutti i torti) di voler abolire una parte di quelle esistenti, è tutto da vedere. L'Elba e l'Arcipelago hanno bisogno di semplificazione istituzionale e non di cervellotiche complicazioni istituzionali. Produrre una assurda miniatura di Provincia, perché non si ha il coraggio di accorpare delle assurde ed anacronistiche miniature di comuni, non gioverebbe alla governabilità dell'Isola. Inoltre crediamo che, al contrario di quanto afferma Martinenghi, né regione né parlamento prenderebbero sul serio, condividendola la proposta di una nuova provincia che risulterebbe la seconda d'Italia per minor territorio interessato, e la seconda pure per minor numero di abitanti. Non si capisce perché lo Stato dovrebbe, in tempi di strette di cinghia, sobbarcarsi gli oneri derivanti dalla creazione della Provincia e del mantenimento delle istituzioni ad essa correlate, magari "complementarmente" rinunciando con il porto franco, a notevoli introiti fiscali.


Arcipelago toscano mappa

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Gentini Isole Pianosa montecristo

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