Più che un elenco delle emergenze una sorta di bollettino di guerra la cui compilazione è iniziata nel cuore della notte tra domenica e lunedì, quando un trentasettenne Agente di Finanza, abitante a nel comune di Campo nell’Elba, per cause ancora da definire perdeva il controllo del grosso scooter sul quale viaggiava cadendo fuori della carreggiata in località Zuffale. L’uomo urtava violentemente a terra con lo zigomo e la tempia destra perdendo immediatamente coscienza, individuato da alcuni automobilisti di passaggio che davano l’allarme il ferito veniva trasportato da un mezzo della Croce Rossa di Campo nell’Elba all’ospedale di Portoferraio, dal quale alle prime luci dell’alba, intorno alle ore 5 veniva prelevato da un autoambulanza della Pubblica Assistenza del SS. Sacramento che lo conduceva all’appuntamento con l’elicottero che lo avrebbe condotto a Grosseto, dove il paziente si trova ricoverato. Le condizioni del finanziere secondo notizie giunteci nella prima serata serata di Lunedì rimangono gravi e stazionarie, anche se la TAC effettuata ha escluso lesioni interne oltre il forte trauma cranico subito. L’evento più grave di questo lunedì nero si è registrato in mare, e segnatamente a bordo del traghetto Oglasa della Società Toremar che era partita da Piombino alla volta dell’Elba. Appena imboccato il canale un turista milanese di 69 anni che si apprestava a trascorrere un periodo di vacanza all’Isola d’Elba con la consorte. L’uomo improvvisamente accusava un malore e si accasciava. Soccorso prima dall’equipaggio del traghetto e successivamente da un medico che si trovava a bordo e la cui attenzione era richiamata dal Comandante, il milanese non rispondeva ai tentativi di rianimazione, ed a nulla serviva neanche l’intervento dei volontari della Croce Verde e del medico di Guardia precipitatisi a bordo all’attracco a Portoferraio dopo che la Capitaneria li aveva allertati. Per lo sfortunato turista non c’era niente da fare poiché era già deceduto a seguito del collasso cardiocircolatorio che lo aveva colpito. Agli uomini della Capitaneria restava l’incombenza di contattare il Magistrato per le sue decisioni, e poco dopo la salma veniva sbarcata e trasportata all’obitorio dell’ospedale portoferraiese per essere composta. Ma le danze dei ragazzi della Pubblica Assistenza Croce Verde di Portoferraio, in una giornata punteggiata dagli interventi, erano già iniziate intorno a mezzogiorno per il soccorso portato a due motocicliste pisane di 43 e 32 anni che erano rovinosamente cadute sull’asfalto in località Le Grotte di Portoferraio procurandosi ferite che obbligavano al loro ricovero in ospedale. Ed oltre che per l’intervento a bordo all’Oglasa erano altri tre gli interventi urgenti che dovevano essere compiuti dalla Croce Verde, per soccorrere una persona che aveva subito un trauma ad un arto mentre camminava in Piazza Cavour, per raccogliere e condurre in ospedale nel tardo pomeriggio un turista diciottenne caduto a terra sulla rotatoria di Concia di Terra, e per trasportare al pronto soccorso un settantaquattrenne turista di nazionalità polacca che cadendo malamente dalla sua bicicletta in località Viticcio si era procurato, oltre che la frattura del setto nasale, anche abrasioni ed escoriazioni su tutta la parte anteriore del corpo. In chiusura di giornata di nuovo fuori i volontari del SS. Sacramento per un altro rendez-vous con l’elicottero. C’era da trasportare dal nosocomio portoferraiese alla piazzola di atterraggio di S.Giovanni un milanese sessantenne che necessitava di un trattamento iperbarico presso una struttura del continente. L’uomo, reduce da un immersione subacquea, aveva iniziato a manifestare i sintomi di un principio di embolia ed era stato condotto da un’ amico in ospedale, da dove i sanitari però decidevano un ulteriore urgente trasferimento. Scendeva la sera e finalmente tacevano anche le sirene dei mezzi di soccorso che avevano risuonato per tutto il giorno.
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