Sette comunità montane in meno. Delle venti comunità montane toscane la giunta aveva ipotizzato nel documento preliminare presentato in Consiglio il mese scorso di tagliarne almeno quattro, forse sette. E sette (o almeno sei) saranno. Sta tutto scritto nella proposta di legge che la giunta si appresta ad approvare. Il Parlamento ha imposto un taglio alla spesa di almeno un terzo. La legge va approvata entro il 30 giugno. Altrimenti si applicherebbero automaticamente i criteri, ancora più restrittivi, previsti dalla Finanziaria e le venti comunità montane si ridurrebbero ad appena cinque. Chi resta e chi va - Saranno soppresse le comunità montane dell’Alta Versilia, dell’Arcipelago Toscano, dell’Area Lucchese, di Cetona, di Pratomagno, della Val di Bisenzio e della Val di Merse. Rimarranno le comunità montane dell’Amiata Grossetana, dell’Amiata Val d’Orcia, dell’Appennino Pistoiese, del Casentino, delle Colline del Fiora, delle Colline Metallifere, della Garfagnana, della Lunigiana, della Media Valla del Serchio, della Montagna Fiorentina, del Mugello, della Val di Cecina e della Valtiberina. I criteri scelti Tre sono i criteri adottati per decidere se una comunità montana possa o meno continuare ad esistere : a)l’ambito deve raggiungere complessivamente la popolazione di almeno 10.000 abitanti; b)nell’ambito non devono essere compresi: comuni capoluoghi di provincia, comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti, comuni che appartengono a province diverse, comuni costieri; devono essere compresi comuni in maggioranza con territorio classificato interamente montano e almeno tre comuni; c)devono essere compresi almeno per un terzo comuni che, alla data di entrata in vigore della presente legge, risultano tra i comuni con indice di disagio superiore alla media regionale. Cancellate perché … La comunità dell’Arcipelago Toscano sarà soppressa perché un comune appartiene ad un'altra provincia e tutti sono comuni costieri. L’Alta Versilia sarà cancellata perché, tolto il comune di Montignoso che appartiene ad una provincia diversa e tolti i comuni di Camaiore e di Montignoso che sono comuni costieri, rimangono solo 2 comuni interamente montane 3 è il numero minimo di comuni per una comunità montana. L’Area Lucchese cesserà di esistere perché due comuni hanno più di 25 mila abitanti e uno è capoluogo di provincia. Ne rimangono due, ma una comunità montana deve essere composta da almeno tre comuni. Sarà soppressa invece la comunità di Cetona perché la maggioranza dei comuni che la compone non è interamente montana (lo è solo San Casciano dei Bagni). Discorso analogo vale per il Pratomagno, la Val di Merse e la Val di Bisenzio: la maggioranza dei comuni non è interamente montana. Unioni di comuni al posto delle 7 comunità soppresse I comuni delle comunità montane soppresse possono decidere di costituire unioni di comuni. Anche questo è previsto dalla proposta di legge. L’unione di comuni dovrà durare almeno 10 anni, tacitamente rinnovabile. L’obiettivo è spingere i comuni a continuare a collaborare fra loro e gestire insieme, risparmiando o con migliori risultati, certi servizi. Confini più omogenei Oggi ci sono comunità montane che operano a cavallo di due o più province (l’Arcipelago, l’Area Lucchese e le Colline Metallifere, ad esempio) ed altre comunità dove i comuni che le compongono appartengono a consorzi, distretti, Asl e società della salute diverse. Dal 2011 i comuni che fanno parte di un’unione, di una comunità montana, odi un consorzio dovranno essere omogenei anche rispetto alle zone sanitarie. Un taglio da oltre 3 milioni di euro Nel 2007 la Regione ha assegnato risorse alle comunità montane per 7.093.555,19 euro. Il taglio minimo imposto dallo Stato è dunque di 2.364.518,40 euro. A conti fatti la Regione stima di risparmiare, a regime, 3.336.310,54 euro, un milione in più di quanto imposto dal Parlamento con la Finanziaria: • 2.919.575, 44 euro sopprimendo appunto le 7 comunità, senza conteggiare nel risparmio sulle spese correnti generali quelle per il personale, che verrà riassorbito, né le risorse che riguardano l’erogazione di servizi o l’esercizio di funzioni conferite, che continueranno infatti a gravare sul bilancio dell’ente che sarà chiamato a gestire quel servizio o a esercitare quella funzione. ALTA VERSILIA € 281.924,65 AREA LUCCHESE € 192.092,75 DEL CETONA - ZONA T € 581.325,69 ELBA E CAPRAIA € 636.649,89 PRATOMAGNO € 363.259,30 VAL DI BISENZIO € 262.346,21 VAL DI MERSE € 601.976,97 TOTALE € 2.919.575,44 • 368.455,85 euro riducendo gli assessori a non più di 3 per ogni comunità montana (oggi variano da 4 ad 8); • 16.542,71 euro sui gettoni di presenza grazie ad un’analoga cura dimagrante che riguarda i consiglieri delle assemblee, in futuro non più di due per comune • 31.736,54 euro sulle indennità che spettano ad assessori e presidente: la proposta di legge della giunta prevede infatti un taglio sulle indennità del 5%. Tradotto vuol dire complessivamente 18.706 euro di minore spesa per gli assessori e 13.030,21 euro per i presidenti delle tredici comunità che rimarranno. E’ già stato attuato il taglio del 50% sulle indennità previsto dalla Finanziaria 2008.
Forbici