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"Giù le mani dalla Cala dei Frati" - Il blitz di Goletta Verde

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 07 luglio 2003

Il Pietro Micca è in splendida forma, porta bene i suoi 108 anni, è pronto a salpare per la sua ennesima azione ambientalista contro i soprusi alle coste italiane. Ore 10 di lunedì 7 luglio, Molo Gallo di Portoferraio, si parte, e basta girare l’angolo per trovarne subito uno. La Goletta Verde di Legambiente punta dritta verso la scogliera di eurite, destinazione Cala dei Frati, la spiaggia bianca tra Le Ghiaie e la Padulella, il cui accesso da terra è totalmente interdetto da circa 4 anni. E i cancelli che bloccano il passaggio paiono molto robusti essendo essi sopravvissuti, oltre che all’erosione salmastra, alla sentenza della Cassazione del 2001 che recita “nessuna proprietà privata e per nessun motivo può impedire l’accesso al mare alla collettività”, e anche alle promesse della Giunta di Portoferraio, che si era impegnata, per l’anno passato, di ripristinare la legalità. L’Assessore Giardini in particolare due anni fa aveva rassicurato la popolazione che in un anno avrebbe reso fruibile quel tratto di costa bianca. La Goletta Verde, per la verità, viaggia sospinta non solo da un piacevole maestrale ma anche da una breve missiva firmata dal Sindaco Ageno che chiede “collaborazione per ridurre i tempi necessari per rendere le spiagge del mio comune libere all’accesso. Dopo un lungo iter ritengo che una “spallata” potrebbe giovarsi di questa insolita collaborazione”. Giunti davanti alla spiaggia si appronta il mezzo da sbarco, un gommone da 8 posti. Sulla riva i volontari di Legambiente si dispongono in fila e stendono lo striscione con la scritta “GIU’ LE MANI DALLA COSTA” tra gli sguardi curiosi dei pochi bagnanti. Qualcuno si avvicina e chiede spiegazioni, è giunto a piedi dal percorso di scogli taglienti che parte dalle Ghiaie, si è bagnato fino alla vita, e apprende che invece c’è un sentiero più agibile, che appartiene a tutti. I Volontari indicano un cancello chiuso, oltre il quale notiamo una signora con un bambino che guarda ed aspetta. Seguiamo con lo sguardo il percorso che arriva dritto ad una villa con ampia vetrata a picco sulla scogliera. La signora indugia, c’è anche un piccolo cane impaziente di uscire dal cancello, ma capiamo che il loro bagno di sole e di mare inizierà soltanto dopo che saranno ammainate tutte le bandiere gialle. L’azione dimostrativa è compiuta, si torna indietro dal mare, lo striscione per una mattina ha dato voce alla costa bianca “scippata”, imbracata dalle reti di recinzione dei pochi cittadini privati e dei loro cani, che si godono da soli un bene dichiaratamente pubblico. “Siamo stanchi di questi soprusi, sono 4 anni che aspettiamo – dichiara Umberto Mazzantini – speriamo che questa collaborazione richiesta dal Sindaco Ageno possa dare dei risultati; - poi fa una pausa e sorride - sperando di non essere ancora una volta fraintesi dal centro-sinistra – e aggiunge - noi non lavoriamo per nessuno, facciamo il nostro mestiere di ambientalisti.”


goletta cala dei frati gommone

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goletta cala dei frati striscione

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goletta cala dei frati turisti

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