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Lettera di un turista scontentato

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 01 maggio 2008

Mi chiamo Massimo Ferruzzi, sono di Siena e da tempo (1975) frequento assiduamente l’Isola d’Elba. Qualche anno fa, essendomi innamorato dell’Elba, con qualche sforzo, riuscii ad acquistare un monolocale nel centro storico di Portoferraio con lo scopo di poter trascorre all’Elba la maggior parte del mio tempo libero e delle mie vacanze. Sempre a Portoferraio, ho poi acquistato una piccola imbarcazione (anch’essa “spintaneamente” da un cantiere elbano altrimenti non avrei potuto sperare di ottenere un posto all’ormeggio) per meglio apprezzare e gustare il vostro splendido mare. Oggi, sono purtroppo costretto a riconsiderare con profondo dispiacere le decisioni di allora. Ho preso atto infatti del verificarsi di tante ingiustificate circostanze che mi hanno indotto a pensare di non essere gradito in Codesta terra, unitamente a tutti i visitatori che vi si recano. Troppo spesso siamo oggetto di inqualificabili atti e atteggiamenti vessatori, quasi una sorta di tiro al piccione. Più precisamente: - l’acqua condotta, benché scarsa nella quantità e di pessima qualità al limite della potabilità, costa più del doppio rispetto al continente. Non basta, paradossalmente, per i non residenti, costa ancora di più. - I rifiuti solidi urbani. E’ incontrovertibile che i turisti ed i saltuari frequentatori dell’Isola producono una minor quantità di rifiuti rispetto a coloro i quali la abitano costantemente. Ebbene, noi paghiamo una tassa per lo smaltimento dei rifiuti molto più alta dei residenti. Perché? In ogni caso, con i probabili cospicui proventi di questa tassa sarebbe auspicabile trovare una maggior pulizia nei luoghi di pubblico accesso. - l’energia elettrica. A noi costa unitariamente (KW) molto di più che a chiunque altro. A prescindere dai consumi effettivi, non è forse la medesima energia elettrica per tutti? - l’I.C.I. per noi è più cara, perché? - dulcis in fundo, i traghetti. Recarsi all’elba è diventato un lusso. Il costo dei biglietti aumenta periodicamente, con singolare discrezionale venalità durante i fine settimana ed i “ponti” festivi. Nel biglietto si legge: supplemento carburante, supplemento giorno festivo, supplemento prenotazione, supplemento corse straordinarie ecc. E’ incredibile! Per tentare di ovviare a tale increscioso fenomeno, avevo ipotizzato di acquistare in loco una piccola vettura usata da lasciare costantemente a Portoferraio. Purtroppo però non ci sono parcheggi liberi disponibili, né a Portoferraio, né, eventualmente, a Piombino. Solo parcheggi a pagamento. Mi rivolgo a Lei oltre che ad altri Rappresentanti delle Istituzioni locali per condividere il quesito che sorge conseguenzialmente: Ma il turista, l’estimatore dell’Elba, il diportista è gradito o no? E’ forse preferibile che egli si rechi sul Mar Rosso, in Tunisia o in Croazia? E’ bene che egli resti a casa propria tanto l’Elba e gli elbani non hanno nessun riscontro positivo dalla sua presenza nell’Isola? Perdoni lo sfogo ma ritengo che la situazione economica generale sia particolarmente delicata e molti, oltre me, devono necessariamente porre molta attenzione nell’amministrare le proprie risorse. Con la viva speranza che le cose, anche Suo tramite, possano presto migliorare sensibilmente, La saluto distintamente.


portoferraio via roma

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